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Sfruttare la scia di un’auto o di una moto può aiutare a trovare il ritmo gara
Per riuscire a trovare la forma ideale per stare in gruppo l’allenamento dietro motore è un passaggio fondamentale. Partiamo col dire che questa tipologia di preparazione è vecchia quanto il ciclismo e la sua utilità sta proprio nel simulare la pedalata all’interno del gruppo. Infatti, al contrario di quanto avviene nelle sedute di allenamento, in gara quasi sempre ci ritroveremo, almeno in pianura, a beneficiare dei vantaggi di pedalare in compagnia. Questi vantaggi sono sia di tipo psicologico ma anche di tipo atletico, perché sfruttando la scia del gruppo è possibile pedalare facendo meno fatica. Ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti la pedalata in gruppo non è semplice, perché il colpo di pedale deve essere fluido e la concentrazione massima. Anche per prepararsi a questo si svolge l’allenamento dietro motore.
Quando allenarsi dietro motore?
Tipicamente l’allenamento dietro motore nel ciclismo viene affrontato d’inverno. L’utilità tecnica di questo tipo di seduta d’allenamento, infatti, è massima quando viene effettuata dopo gli allenamenti dedicati allo sviluppo della forza che si fanno proprio nel periodo invernale. In realtà, però, l’allenamento dietro motore è utile per tutta la stagione, soprattutto quando le gambe del ciclista hanno bisogno di ritrovare il ritmo giusto. Grazie a questo tipo di allenamento, infatti, si può riuscire a fare velocità e mantenere al contempo delle pedalate al minuto abbastanza alte senza appesantire le gambe. Un ciclista mediamente preparato dovrebbe attestarsi sui 35 km/h e sulle 90 pedalate al minuto per un paio d’ore di allenamento.
L’importanza del partner motorizzato nell’allenamento dietro motore
Per allenarsi dietro motore è indispensabile avere un partner motociclistico o automobilistico con esperienza nel ciclismo. Si tratta, infatti, di un ruolo molto delicato nel quale è importante conoscere bene le sensazioni di chi pedala. Basta pensare che un’impercettibile variazione sull’acceleratore della macchina o della moto che precede il ciclista si tradurrà in uno sforzo notevole per quest’ultimo. Inoltre occorre tenere conto anche della differenza di frenata tra i due mezzi, così come delle condizioni della strada e soprattutto prevedere eventuali pericoli che una strada aperta al traffico può presentare.
Come fare l’allenamento dietro motore?
Per un allenamento efficace occorrerà mantenere una velocità costante e delle frequenze di pedalata medio alte per almeno due o tre ore di seguito. Nella scelta del percorso occorre tenere conto sia della difficoltà altimetrica che di quella planimetrica. Dunque quando si vuole allenarsi dietro motore è meglio evitare delle strade in salita e molto tortuose. La salita, infatti, costringerebbe a rallentare sia la moto che il ciclista con conseguente perdita di efficacia della scia che funziona meglio alle alte velocità. Un percorso molto tortuoso, con curve continue, inoltre porterebbe il partner motorizzato a dover modulare la velocità indipendentemente dal ciclista costringendolo a cambi di ritmo che potrebbero essere fin troppo faticosi.
Francesco Papa