Share This Article
Domani prenderà il via da Maastricht l’edizione della classica del Nord
L’Amstel Gold Race è una delle classiche monumento più “giovani”. La prima edizione, infatti, risale al 1966. Se pensiamo che la prima Freccia Vallone si è corsa nel 1936, il Giro delle Fiandre nel 1913 e Parigi Roubaix e Liegi-Bastogne-Liegi risalgono addirittura alla fine del 1800, potremmo dedurre che la classica olandese abbia storie meno affascinanti da raccontare rispetto alle altre. In realtà l’Amstel si è sempre caratterizzata per una certa imprevedibilità.

Perché si chiama Amstel Gold Race
Il nome della classica olandese deriva da una casa produttrice di birra, l’Amstel appunto, che la sponsorizza sin dalla sua prima edizione. Peraltro la gara ciclistica è sopravvissuta anche alle cattive sorti commerciali della birreria che ha chiuso i battenti nel 1980. Il marchio però è stato acquisito dalla Heineken che ha continuato la sponsorizzazione di quella che è considerata la più prestigiosa gara olandese.

Quanti italiani hanno vinto l’Amstel Gold Race
Sono finora sette le vittorie italiane alla Amstel. Il primo azzurro a tagliare da vincitore il traguardo di Valkenburg è stato, nel 1996, Stefano Zanini. Sono seguite le vittorie di Michele Bartoli nel 2002, di Davide Rebellin nel 2004, di Danilo Di Luca nel 2005, di Damiano Cunego nel 2008 e infine i due sigilli di Enrico Gasparotto nel 2012 e nel 2016. Sono dunque sei anni che nessun italiano si impone in questa classica delle Ardenne.

Chi ha vinto più Amstel Gold Race
Il record di vittorie nella Amstel Gold Race spetta all’olandese Jan Raas che ne ha vinte ben cinque. Raas è stato capace di imporsi cinque volte in sei edizioni consecutive. Infatti ha vinto le edizioni 1977, 1978, 1979, 1980 e 1982. In quei sei anni, dunque, gli è sfuggita solo la gara disputata nel 1981 vinta da Bernard Hinault. Tra i corridori in attività, invece, il più vincente a Valkenburg è Philippe Gilbert. Il belga, infatti, ha fatto sue ben quattro edizioni (2010, 2011, 2014 e 2017).
Il percorso dell’Amstel Gold Race
La gara si snoda su 250 km. Da Maastricht a Valkenburg. Il percorso è caratterizzato dai cosiddetti “muri”. Si tratta di brevi salite, molto ripide, che intervallano la pianura spesso battuta da un forte vento che dà molto fastidio ai corridori. Le brevi salite da affrontare domani saranno 33. Il più famoso dei muri è sicuramente il Cauberg. Una salita di soli 1200 metri ma con una pendenza media del 12% da affrontare due volte. In realtà quest’anno i Cauberg è posto a oltre venti chilometri dall’arrivo e, probabilmente, non sarà così decisivo come in passato.

I favoriti di quest’anno
L’uomo da battere sarà Mathieu Van der Poel. Il vincitore dell’edizione 2019 è attualmente in gran forma come ha dimostrato domenica scorsa al Giro delle Fiandre. Grandi assenti Wout Van Aert e Sonny Colbrelli, il primo alle prese con i postumi del Covid e il secondo con problemi ben più gravi dai quali speriamo si riprenderà presto. A contendere lo scettro a Van der Poel, pertanto, ci saranno sicuramente Tadej Pogacar e un agguerritissimo Tom Pidcock. Le speranze italiane sembrano riposte nel solo, promettente, Andrea Bagioli, reduce da una bellissima vittoria nella quarta tappa del Giro di Catalogna.