Share This Article
Nel fittissimo calendario internazionale del ciclismo è riuscita a ritagliarsi uno spazio l’Artic Race of Norway ovvero la corsa più a nord del pianeta. Particolarità unica di tale competizione è infatti quella che tutte le quattro tappe si disputano al di sopra del Circolo polare artico.
Nata in anni recenti, per la precisione nel 2013, l’Artic Race of Norway ha da subito riscosso un buon successo soprattutto per due ragioni: una, ed è fondamentale, l’indovinata collocazione nel calendario ciclistico l’altra è la buona partecipazione, in termini di qualità, dei corridori. Nell’albo d’oro infatti si trovano nomi importanti quali, oltre al nostro Gianni Moscon, l’idolo di casa Thor Hushovd e l’olandese Steven Kruijswijk.
Tra fiordi e arcipelaghi

Il percorso, sempre interessante ed impreziosito da strappi degni di nota e dall’arrivo, nell’edizione di quest’anno, in vetta al cosiddetto “Norwegian Mount Ventoux” si presenta molto attrattivo. Natura incontaminata, paesaggi pittoreschi caratterizzati dai tipici fiordi ed arcipelaghi e la presenza delle caratteristiche case colorate dei pescatori sono tutti elementi che, uniti al celebre patriottismo norvegese, rendono l’Artic Race of Norway una corsa speciale non solo per gli addetti ai lavori ma per chiunque ami il ciclismo.