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In questi giorni il nostro Filippo Tortu, recordman italiano nei 100 m. piani, oltre ad avere dichiarato di voler provare l’anno prossimo i 200 m. ha detto di essersi fatto un’idea circa una sua partecipazione alle Olimpiadi del 2026 nel bob, sua passione. A proposito di bob come non ricordare Antonella Bellutti la quale, dopo una carriera straordinaria da pistard, arricchita dal doppio oro alle Olimpiadi di Atlanta e Sidney, ha partecipato ai Giochi Invernali del 2002 con il ruolo di frenatrice assieme a Gerda Weissensteiner chiudendo al settimo posto.

Dall’atletica e specificatamente dal mondo degli sprinter viene l’esempio del fenomeno Usain Bolt il quale, una volta appese le scarpette al chiodo, ha provato ad iniziare la carriera nel calcio, suo primo amore sportivo, sognando addirittura un contratto con il Manchester United.
Clamorosa fu, nel pieno della carriera, la decisione del mitico Michael Jordan di lasciare il basket per dedicarsi al baseball. La scelta fu spiegata da MJ dicendo di “Volere dimostrare di poter primeggiare anche in un’altra disciplina” oltre che dal rendere omaggio al padre, grande appassionato di baseball, scomparso poco prima. I risultati non furono in linea con le aspettative il che portò, dopo pochi mesi, a gettare la spugna e tornare al basket.
Il grande Adriano Panatta una volta lasciato il tennis giocato ha iniziato l’avventura nell’offshore dove spiccano il primato mondiale di velocità nella categoria entrobordo nel 1991 ed il titolo Mondiale nella classe Evolution nel 2004.

John Surtees diventò addirittura Campione del Mondo sia nel Motomondiale, numerose volte, che in Formula1 nel 1964 al volante della Ferrari; un primato che oggi giorno sembra impossibile da eguagliare e che, proprio per questo, appare ancora più affascinante.