Share This Article
Il nuovo cambio visto al Giro d’Italia garantirebbe maggiori prestazioni ma suscita dubbi sulla sua regolarità
Nelle grandi corse i team professionistici portano sulle loro biciclette delle novità tecniche che probabilmente tempo dopo si vedranno anche sulle bici di noi comuni mortali. È il caso del reggisella telescopico utilizzato da Matej Mohoric per vincere l’ultima Milano-Sanremo. L’innovazione più curiosa del Giro d’Italia che si sta correndo in questi giorni, però, è uno speciale modello di cambio aerodinamico che alcune squadre stanno usando per la prima volta. Più che di un cambio nuovo si tratta di una piccola carenatura in ceramica, molto leggera, che protegge il deragliatore posteriore delle biciclette di big come Nibali e Nizzolo. Vediamo come funziona.

Il cambio aerodinamico: com’è fatto
Il nuovo modello di cambio aerodinamico introdotto al Giro d’Italia si basa su un semplice concetto: proteggendo il deragliatore posteriore con una carenatura si spera di limitare le turbolenze aerodinamiche molto forti in quella zona della bicicletta. Deviando l’aria in maniera pulita, infatti, la carenatura farebbe guadagnare qualcosa in termini di watt al ciclista che lo usa consentendogli una migliore velocità in pianura. Non a caso abbiamo visto questo componente per la prima volta nella prova a cronometro in cui l’aerodinamicità del mezzo è la cosa più importante. Il nuovo cambio era montato sulle biciclette dell’Astana di Nibali, della Israel-Premier Tech di Nizzolo e della Intermarché-Wanty di Girmay. Visti i risultati di questi tre corridori nella prova contro il tempo, non sembra che questo componente abbia portato loro grandi vantaggi.
Cambio aerodinamico: le polemiche
L’introduzione del nuovo cambio aerodinamico se da un lato non sembra essere stato decisivo per le prestazioni dei corridori che lo hanno usato, dall’altro ha suscitato non poche polemiche. Innanzitutto perché il regolamento del Giro d’Italia impone che le biciclette utilizzate e i loro componenti debbano essere presenti in commercio mentre a quanto pare il cambio incriminato non è ancora disponibile in listino. Il cambio, infatti, nasce dalla collaborazione tra due aziende, la CeramicSpeed (componentistica) e la Drag2Zero (consulenti aerodinamici) ed è solo preordinabile tramite i normali canali commerciali alla cifra di 800 euro. Non poco se pensiamo che si tratta di un semplice pezzo di ceramica.
Francesco Papa
Ph.LaPresse