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Un’azienda fiorentina trasforma il ciclomotore degli anni ’70 in una e-bike
Con l’esplosione delle ebike anche nel nostro paese, abbiamo assistito negli ultimi anni a un fiorire di aziende che offrono centinaia di modelli di biciclette elettriche, alcuni anche particolarmente originali. Inoltre qualcuno ha pensato bene di mettere in commercio dei kit che trasformano biciclette tradizionali in e-bike. Entrambi questi aspetti, l’originalità del mezzo e i kit di trasformazione, devono essere stati di ispirazione per i ragazzi di Ambra Italia, un’azienda di Rufina, in provincia di Firenze, che hanno pensato così di trasformare il mitico Ciao Piaggio in una bici a pedalata assistito. Il Ciao elettrico è un oggetto che farà palpitare non pochi cuori perché il modello originale ha segnato un’epoca.

Quando nasce il Ciao elettrico
Ambra Italia è una startup nata a giugno 2021 per portare sul mercato il progetto di una e-bike derivata dal ciclomotore Ciao Piaggio, che ne rispettasse fedelmente il design. Il ciclomotore Ciao Piaggio è stato il primo, più amato e popolare “motorino”, che dalla fine degli anni ‘60 in poi, ha “unito” i ragazzi e le ragazze nello stesso sogno di libertà e di indipendenza. Il kit venduto e montato da Ambra Italia trasforma il vecchio Ciao dimenticato in garage in una vera bici a pedalata assistita, con motore da 250W e velocità max. di 25 Km/h, perfetto per la città e non solo, senza obbligo di immatricolazione, casco e assicurazione.

Perché proprio il Ciao?
Per i più giovani è bene ricordare che il Ciao è un pezzo di storia del nostro paese che il Ciao elettrico ha intenzione di celebrare. Prodotto dal 1967 dalla Piaggio per quasi quarant’anni, è stato venduto in circa tre milioni e mezzo di esemplari diventando il “cinquantino” italiano più venduto nel mondo. Grazie ad un basso prezzo di acquisto e ai ridotti consumi, dagli anni ’60 agli anni ’90, ha permesso ai più giovani di muoversi in modo autonomo, divenendo un vero e proprio passaporto per la libertà. Il design fra una moto e una bici da donna, infatti aveva i pedali anche nella sua versione originale, la sua disarmante semplicità, il peso irrisorio e la maneggevolezza, sono stati i suoi punti forti e vincenti. Il Ciao elettrico li riprende in maniera pressoché inalterata.

Il Ciao elettrico per far rivivere il mito
Oggi i vecchio Ciao Piaggio seppur marcianti non possono circolare nelle nostre città a causa della normativa anti-inquinamento. Molti esemplari sono perciò abbandonati nei garage o nelle cantine dei loro proprietari che rifiutano l’idea di separarsene per una questione affettiva. La soluzione può essere il Ciao elettrico. Infatti il kit di Ambra Italia lo trasforma in un mezzo a zero emissioni che può circolare liberamente. Anche il telaio, allestito con i componenti meccanici del kit di trasformazione, ha superato i test di fatica previsti dalla Norma “UNI EN 15194:2018 – Cicli elettrici a pedalata assistita – Biciclette EPAC” ed è quindi risultato idoneo alla circolazione. La parte elettrica, inoltre, ha superato i test di Compatibilità Elettromagnetica previste all’appendice “C” della stessa normativa. Le parti strutturali del retrotreno sono realizzate con macchine a controllo numerico, in lega di alluminio aeronautico. Ogni componente è stato attentamente studiato per mantenere pressoché inalterate le proprietà estetiche del mezzo, in modo da conservarne il caratteristico design.

Prezzi del Ciao elettrico
Il Ciao elettrico è un mezzo esclusivo. Viene realizzato in pochi pezzi e numerati. Il prezzo, dunque, è quello di una e-bike di fascia medio alta. Solo il kit è disponibile a 2.800 euro da far montare a un’officina autorizzata. Con 4.000 euro totali, invece, Ambra Italia si occupa della trasformazione completa di un vecchio Ciao Piaggio, inclusi il restauro e la riverniciatura. Per chi non possiede il ciclomotore con l’aggiunta di 500 euro, sarà l’azienda a rintracciarlo sul mercato.

Francesco Papa