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Dopo la delusione nel ciclismo su strada e nella MTB, la pista può risollevare l’immagine degli azzurri.
Le olimpiadi dei ciclisti azzurri non sono andate finora come avremmo tutti sperato. I crampi di Bettiol, il percorso della cronometro che non ha favorito Ganna e l’exploit della Kiesenhofer che ha impedito ad Elisa Longo Borghini di lottare per un metallo più prezioso del bronzo conquistato, hanno fatto sì che il bottino della nostra nazionale fosse un po’ magro. Infatti al di là del terzo posto della Borghini nella prova su strada femminile non siamo mai riusciti a salire sul podio olimpico. Per questo le speranze di medaglia rimaste ci fanno osservare la pista con occhi interessati. Il ciclismo su pista a Tokyo 2020 potrebbe, infatti, colorarsi di azzurro visti gli atleti che la nostra nazionale può vantare ai nastri di partenza.

Gli azzurri convocati per il ciclismo su pista a Tokyo 2020
L’Italia per le prove di ciclismo su pista ha portato atleti dal palmares invidiabile. Uno su tutto Elia Viviani che alle scorse olimpiadi ha vinto la medaglia d’oro nella disciplina dell’Omnium. Molto atteso anche Filippo Ganna che ha faticato nella prova a cronometro di cui è campione mondiale in carica, ma che nell’inseguimento a squadre insieme con Simone Consonni, Jonathan Milan e Francesco Lamon potrebbe ambire al podio olimpico. Completano l’armata azzurra su pista Liam Bertazzo e Michele Scartezzini. “E’ stato duro dover scegliere – ha ricordato il CT Marco Villa – perché abbiamo diversi atleti di livello e la pandemia non ha aiutato ad avere un riferimento in questa stagione. Oltre ai nomi certi di Elia e Filippo ho deciso di confermare i componenti del quartetto che ha incantato lo scorso anno. Tra questi anche Scartezzini e Bertazzo, che rappresentano l’alternativa fino all’ultimo consentito dai regolamenti”.

Le azzurre su pista
Sono sei le ragazze che il commissario tecnico Edoardo Savoldi ha convocato per le olimpiadi di Tokyo: Martina Alzini, Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster. Una squadra ben attrezzata per competere ad alti livelli. Infatti la Fidanza, la Guazzini e la Anzini sono campionesse europee in carica nell’inseguimento a squadre. La Balsamo e la Paternoster hanno vinto, in coppia, i campionati europei su pista U23 nel 2019 e Rachele Barbieri ha collezionato una lunga serie di medaglie in giro per il mondo, tra cui due argenti europei solo nel 2020.

Francesco Papa