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Cerchiamo di capire da quali aree di servizio possiamo trarre i nostri emolumenti o fatturato se dotati di partita IVA.

Eccomi di nuovo a scrivere della nostra condizione di tecnici nel tiro con l’arco. Abbiamo visto insieme alcune linee da poter applicare per rendere possibile una diversa organizzazione della nostra associazione sportiva. Ora cerchiamo di capire da quali aree di servizio possiamo trarre i nostri emolumenti o fatturato se dotati di partita IVA.
Il settore della formazione di base è certamente quello più immediato. Di fatto già dal primo livello di istruttore ci confrontiamo con questo servizio. Ma quello che dobbiamo organizzare per poter ipotizzare una retribuzione diversificata è il dopo e soprattutto come poter acquisire ulteriori competenze per poter giustificare il nostro compenso. Quello che il mondo dei servizi ci insegna è che quando hai un cliente devi riuscire ad analizzare quelli che possono e potranno essere i suoi bisogni e cercare di essere la persona o l’organizzazione che potrà soddisfarli. Allora è il momento di chiederci: quali possono essere le necessità tecniche, formative o ricreative dei nostri associati? Quali sono o saranno le mie competenze? Le mie competenze attuali possono soddisfare i bisogni del mio associato? Valutando le mie attuali competenze quanto penso sia il mio valore? Valore da poter convertire in compenso orario.
Iniziando dal nostro arciere tipo, posso dire che promuovere un sistema che lo inserisca in un programma di educazione continua che non si esaurisce con un corso a tempo determinato è certamente la base. Sia per avere arcieri formati, sia per avere un rapporto continuo con loro e i loro bisogni.

Quindi quali sono i bisogni del nostro arciere?
Certamente visto che parliamo di uno sport con uso di attrezzo, impararne l’uso e la tecnica lo metterei al primo posto. Poi anche la possibilità di organizzare incontri e visite in altri campi con altre possibilità di verificare il tiro in condizioni diverse. Poi per quanto tempo riteniamo che il nostro arciere abbia bisogno di un coach di riferimento? Come pensiamo di organizzare il nostro lavoro insieme?
Potremo aiutare la persona al primo acquisito, magari facendogli evitare attese in negozio. Saremo noi che accordandoci con il negozio prenderemo i materiali acquistati e li regoleremo per la prima prova. Questo farà risparmiare lavoro e tempo sia al negoziante che al nostro arciere. Da questo nostro lavoro potremo ricavare qualcosa.
Molto però dipende dalle nostre competenze e da quanto ci interessa fare di una passione una buona parte del nostro tempo lavorativo.
Per aumentare le nostre competenze esiste solo una strada: lo studio e l’aggiornamento.
Il nostro percorso però dovrà necessariamente passare attraverso una nostra schietta autovalutazione e chiarezza di obiettivo. Tutti vorremmo che ci vanga riconosciuto il tempo messo a disposizione, ma passare anche come approccio al fare della nostra passione un lavoro si snoda attraverso delle scelte personali. Ma soprattutto attraverso il vedere il nostro arciere come un cliente, con tutto quello che comporta. Sei pronto?