Share This Article
Nelle città italiane stanno sempre più prendendo piede le cargo bike. Sono quelle strane biciclette a due o tre ruote che davanti, o dietro, hanno una sorta di “box” multiuso o un enorme vano portapacchi. Come mai si stanno affermando? Perché sta aumentando il numero di piste ciclabili. Questo permette alle persone di spostarsi in tutta sicurezza all’interno della città con un mezzo meno inquinante e ingombrante dell’auto e che arriva in ogni luogo, anche nei centri storici, senza bisogno di permessi, assicurazioni, bolli, benzina, ecc. Dunque, una cargo bike è ecologica, conveniente e pratica. In Italia sono quasi una novità ma in Danimarca, ad esempio, le cargo bike di concezione moderna esistono da più di trent’anni. La marca Christiania, una delle più famose, è stata pensata e realizzata da una coppia hippy che viveva proprio nella comunità indipendente di Christiania a Copenaghen.
Cargo Bike a due o tre ruote

Di cargo bike ne esistono di due diversi tipi: a due o tre ruote (con due o quattro posti disponibili), per differenti funzioni. Quelle a due ruote sono utilizzate soprattutto per trasportare bambini e uniscono la comodità di carico dovuta al grande box con l’agilità della classica bicicletta a due ruote. Le cargo bike a tre ruote, oltre al trasporto di bimbi, sono adatte al trasporto di merci e di animali perché più stabili. Di queste ultime, ne abbiamo viste una versione “sidecar”, nella quale il box è spostato alla destra del conduttore proprio come nei classici sidecar a motore. Una seconda versione, in cui il box si trasforma in piano di lavoro oppure in cassetta degli attrezzi o contenitore di prodotti diventando una sorta di negozio ambulante. Praticamente, la pronipote degli strumenti di trasporto usati fino ai primi del Novecento da arrotini, fabbri, gelatai, pescivendoli, ecc. Infine, una terza versione utilizzata per trasportare persone con handicap motori.
Quanto si paga una cargo bike? Si può noleggiare? Costa molto mantenerla? Abbiamo chiesto le risposte a Davide Concordia, titolare di Manolo Cargo Bike a Rimini. “I costi dipendono dal tipo di cargo bike che s’intende utilizzare. – risponde Davide. – Alcune, le più piccole, partono dai 1000/1200 euro. Poi, si sale fino ai 6/7000 euro, un po’ come le bici “normali”: le bici da passeggio e le super specializzate da competizione hanno prezzi diversi. Il noleggio, di solito, è richiesto da chi deve urgentemente spostare dei materiali o svolgere un servizio; oppure da chi è curioso di provarla prima di un eventuale acquisto. Il costo parte dai 25 euro per mezza giornata. Si firma un contratto di noleggio e si versa un deposito cauzionale di 100 euro a tutela di eventuali danni o smarrimenti. I costi di manutenzione sono inesistenti: una cargo bike ha l’usura di una bicicletta normale”.
Cargo bike e competizioni? Perché no!

Quanti sono i produttori di cargo bike? “Diciamo circa una settantina nel mondo, solo in Germania ne esistono una quindicina. Da noi, in Italia, possiamo contare su sei o sette artigiani, non di più”.
Se ne può fare un utilizzo “sportivo”? “Certo. Nel nord Europa si tengono gare di trasporto merci con l’utilizzo di cargo bike. In pratica, si tratta di trasportare diversi tipi di materiali da un punto a un altro di un percorso, caricandoli sui box. Le assicuro che, volendo, con una cargo bike si potrebbe affrontare anche una cicloturistica dura come la Novi Colli. Naturalmente utilizzando un mezzo al top di gamma”.
Di Flavio Semprini