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Dopo una buona resistenza da parte del nostro paese, il numero dei contagi da coronavirus nelle ultime settimane ha iniziato a salire vertiginosamente, superando il tetto dei 10’000 casi al giorno. Per evitare di tornare in una situazione come quella di primavera, decisamente più caotica, cui si rispose con il lockdown nazionale, il governo sta cercando di correre ai ripari con disposizioni sopra disposizioni, emanate tramite Dpcm. Il decreto che interessa di più gli amanti dello sport finora è entrato in vigore il 14 ottobre, che (come già ampiamente spiegato in un nostro articolo) vieta 130 discipline di contatto, soprattutto a livello amatoriale, così da garantire una maggiore sicurezza e una minore trasmissione del virus nell’ambito sportivo.
Le discipline elencate sono molte, ma tra i più classici come calcetto, basket, danza, hockey, pallanuoto e quant’altro, nell’elenco abbiamo trovato sport noti solo ai più esperti, che hanno portato a parecchi interrogativi. In questa rassegna elencheremo gli sport più particolari e curiosi, dandone una breve spiegazione.
La S’intrumpa
Sicuramente lo sport che ha incuriosito i più. Detto anche Sa Strumpa (da istrumpare, ovvero “buttare a terra vigorosamente”), è una particolare disciplina di lotta avente origine in Sardegna, e per questo denominata talvolta, più semplicemente, Lotta Sarda. A tratti simile alla lotta greco-romana, prevede che i due contendenti si cingano con una presa, che non devono mai mollare, e conseguentemente cercare di far cadere l’avversario, portandolo a perdere l’equilibrio tramite giochi di gambe che richiedono abilità e destrezza. Disciplina di antica origine, il riconoscimento del CONI l’ha resa ufficialmente uno sport.

Sepak Trakaw
Spostandoci di parecchi chilometri sul planisfero, zona sud-est asiatica, troviamo un’altra disciplina secolare dal nome curioso. Simile alla pallavolo, si gioca però senza usare le braccia ma quasi esclusivamente i piedi per cercare di mandare la palla, fatta di rattan (materiale simile al vimine ma artificiale), nel campo avversario. Le due squadre si chiamano “regu”, e una partita è composta da almeno due set da 21 punti, con possibilità di un terzo in caso di pareggio.

Il Bandy
Un nome molto più semplice ma il dubbio, spesso, è lo stesso: “Di cosa si tratta?”. In questo caso parliamo di uno sport su ghiaccio, molto simile all’hockey, dove due squadre di undici atleti si sfidano su un campo di grandezza simile a quella di un campo da calcio, cercando di mandare la palla in porta tramite speciali mazze. Particolarità è che il portiere in questo caso è autorizzato a bloccare la palla con mani e braccia nella propria area, rendendo il bandy una sorta di mix tra l’hockey e il calcio, con cui condivide molte peculiarità.

Hockey subacqueo
Rimanendo in tema hockey, non può non destare attenzione la presenza della sua versione in apnea, nata negli anni Cinquanta. Tramite un equipaggiamento fatto di pinne, maschera, boccaglio, calottina protettiva da pallanuoto, un guanto di gomma e una mazzetta di legno, i giocatori (10 per squadra) devono segnare nella porta avversaria, e vince chi fa più punti. Il tutto però va svolto sott’acqua, con i giocatori che di conseguenza dovranno risalire a prendere fiato, rendendo il tutto più dinamico e adatto solo a chi ha grande destrezza sott’acqua.

Rugby subacqueo
Altro sport praticato sott’acqua che desta una certa attenzione. Ha poco in comune con il rugby originale, essendo più legato al sistema calcistico: le due squadre, di sei giocatori in campo e sei sostituti, si danno battaglia in apnea per mandare la palla nella porta avversaria e segnare più punti possibili. Anche in questo caso però il fatto di essere in apnea e dover riprendere fiato rende il tutto più dinamico. Particolarità, inoltre, è che il gioco si sviluppa in modo tridimensionale, per lunghezza, larghezza e altezza del campo, cosa che non succede in nessun altro sport.

Korfball
Originario dell’Olanda, vede due squadre di otto elementi (quattro maschi e quattro femmine) affrontarsi nel cercare di far canestro (korf, da cui il nome) in cesti di plastica posti su pali di 3,5 metri. A primo impatto sembra una variante del basket, ma le differenze sono molte: non è ammesso palleggiare, non si può rubare la palla se non su intercettazione nei passaggi, non è ammesso il contatto fisico e ogni difensore può difendere solo attaccanti del suo stesso sesso. Inoltre ogni due korf i quattro giocatori posti in attacco vanno in difesa e viceversa.

Pallapugno
Nonostante ne richiami il nome non c’entra con il Fistball, altra tipologia anch’essa presente nel Dpcm. È una specialità del basso Piemonte e della Liguria, da cui ha origine, e il gioco si svolge tra due squadre di quattro elementi su un campo di 90 metri. Lo scopo è mandare la palla, colpibile al volo o dopo un rimbalzo solo tramite pugni o mani aperte in certi casi, il più vicino possibile alla linea di fondo avversaria o oltre la stessa. Non si può però far uscire la palla dai lati del campo o mandarla oltre il muro della linea di fondo, pena dei punti assegnati agli avversari. I punti si contano esattamente come nel tennis.

Oltre a questi ce ne sono senza dubbio altri particolari, come il Fistball (già citato, una sorta di pallavolo su un campo in erba molto lungo) o il Floorball (un hockey senza pattini o protezioni), ma si è deciso di dedicare spazio agli sport ritenuti i più particolari in assoluto di questo Dpcm, che ha fatto scoprire ai più moltissime discipline del tutto nuove.