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Il presidente del Moto Club Spoleto Daniele Cesaretti, già al secondo anno di operatività come promoter del CIVS, è riuscito nell’impresa di rendere sempre più protagonista nell’orbita del motociclismo tricolore il campionato dedicato alle corse su strada in Italia.

Organizzatore del National Trophy e di numerosi eventi off-road, ha impiegato ingenti sforzi ed energie per portare il Campionato Italiano Velocità in Salita ad un altro livello.
“Non è stato facile alzare la visibilità del CIVS, fino ad oggi questo campionato ne aveva realmente poca. Possiamo dire che era quasi sconosciuto come campionato al di fuori della nicchia di appassionati.
E’ stato un lavoro duro, una scommessa per noi e per gli sponsor impegnati”.
Su quali aspetti si è lavorato maggiormente?
“Abbiamo lavorato su ogni aspetto prima assente: social, video, preview. Sono stati introdotti dei service per gomme e sospensioni nonché un’area prima della partenza dove è possibile sostare con le termocoperte, e abbiamo imposto un limite di iscritti ad ogni Round: non sarà possibile eccedere i 160 piloti ad ogni singola gara, così da poter garantire il corretto svolgimento dell’evento nei tempi previsti”.

Queste scelte hanno ripagato le aspettative?
“Considerati i 2 anni di Covid abbiamo ottenuto degli ottimi risultati. Nell’ultima gara, a causa della concomitanza del campionato europeo e di un altro campionato in pista non abbiamo raggiunto il sold out come per i primi 2 Round dello Spino. A livello di iscritti siamo in linea con gli altri campionati nazionali. Sia il mondo delle 2 che delle 4 ruote hanno subito una flessione di iscritti in negativo dal 30 al 40%”.
Il CIVS è il fiore all’occhiello delle corse su strada in Europa, come avete ottenuto questo risultato?
“Sono molto soddisfatto di questo. L’incremento della sicurezza è al primo posto nelle priorità del campionato. Stiamo pensando tra l’altro di introdurre l’airbag obbligatorio in futuro. Ad oggi siamo riusciti ad ottenere questo risultato grazie all’ausilio di protezioni di secondo livello e di reti in tensione”.

I Moto Club che ruolo hanno in tutto questo?
“I Moto Club sono fondamentali, senza di loro non ci sarebbero le gare in salita. Il lavoro che svolgono è incredibile e indispensabile. E’ migliorato man mano negli anni anche grazie alle linee guida introdotte da FMI, che sono servite a impartire degli standard ad ogni singolo Round”.
E riguardo alle prossime novità?
“Si sta lavorando a un monomarca low cost, quello è sicuramente il prossimo obiettivo da centrare”.