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“Il Winch – Caratteristiche, scelta e manutenzione” il manuale di Danilo Fabbroni pubblicato nel 2018 da EDIZIONI INCONTRI NAUTICI
In nove capitoli la sapiente penna di Danilo Fabbroni esplora la variegata gamma di verricelli presenti sul mercato analizzando le componenti e fornendo indicazioni utili alla loro installazione e manutenzione. “Il Winch – Caratteristiche, scelta e manutenzione” è un’opera indispensabile che non può mancare nella biblioteca di bordo di qualsiasi marinaio.

La sinossi
Un mio collega viene da me canzonato spesso e volentieri a causa della sua inesauribile passione per la storiografia delle piramidi egizie: l’ultima mia punzecchiatura in ordine di tempo è stata quella con cui ho preteso di svelargli il famoso segreto di come era stata possibile quella mirabile impresa, in tempi antichissimi, di innalzare questi monumenti strepitosi solo con la forza dell’uomo adducendo che le piramidi fossero state edificate nientemeno che dalle scimmie! Ebbene scimmie o no certo è che verrebbe lecito pensare che gli umani, le scimmie o gli extraterrestri immancabili in ogni storia del genere che si rispetti, avessero impiegato un qualche dispositivo di natura meccanica per tirar su questi spaventosi pietroni su una pendenza così ripida.

Difatti le cose sono due in questi casi: o si mettono in fila indiana tanti esseri umani quanti ne richiede lo sforzo globale oppure si ricorre ad un meccanismo di ausilio: un riduttore di sforzo. Scimmie, uomini od umanoidi che siano qual è alla fin dei conti l’alternativa a questo trenino? Non vi terremo troppo sulle corde (è proprio il caso di dire) annunciandovi più o meno solennemente (si fa per ridere ovviamente…) che in principio fu l’ARGANO (poi molto molto tempo dopo fu titolato col nome e cognome: signor Argano Verricello).
By the way: se le piramidi siano state davvero erette dalle simpatiche bestie di poc’anzi o dagli umani con un benedetto argano rimarrà un mistero ma certo è che il Signor Argano di nome, cognome Verricello, ha cambiato il modo di andare a vela e quello soprattutto di condurre un’imbarcazione andando per mare per puro divertimento che è poi il succo primigenio di quello sport che risponde al nome di Yachting! La domanda fatidica allora è appunto questa: quando l’uomo iniziò a godere dei favori dell’argano? La quale ci porta però dritti dritti ad un’altra che è questa: “Quando nacque la prima ruotata dentata?” e questo perché senza ruota dentata non c’è argano che tenga! La stessa manfrina identica dell’uovo e della gallina solo che qua non si dà argano senza ruota dentata! Un argano per quanto semplice possa essere si basa sulle ruote dentate e cioè su ‘dischi’ che hanno dei denti i quali imprimono un moto ad altre ruote dentate.
A questo proposito l’archeologia ci viene in soccorso raccontandoci che la cosiddetta macchina di Anticitera o Antikythera, dall’omonima isola greca, pare essere una sorta di proto calcolatore per determinare certi movimenti stellari basata proprio sull’uso di ruote dentate. Mica male visto che parliamo di un oggetto nato prima dell’avvento di Cristo. Curiosi quindi su chi è, che cosa è ed a cosa serve un winch? Il libro prova a dirvelo … sorridendo però!
Chi è Danilo Fabbroni?
Esordio nella vela su piccolissime barche a vela nel 1970. 1978: è nell’equipaggio per il trasferimento del trimarano SY Fortuna Syntofil che parteciperà alla prima Rotta del Rum, dalla Spagna alla Bretagna. 1978-1980: in Marina Militare, Sezione Velica di Anzio, marinaio di SY Sagittario, cutter di 16 metri. 1980-1981: marinaio professionista di SY YENA III: fa la Sardinia Cup e finisce prima barca in assoluto e seconda come squadra italiana. 1981-1982: marinaio di SY SMERALDA PRIMA, dello Yacht Club Costa Smeralda; al campionato mondiale Two Ton finisce secondo e guadagna la medaglia nazionale d’argento al Merito Sportivo.

1983: Germania, marinaio di SY PINTA; partecipa all’Admiral’s Cup che vince come squadra tedesca; ottiene la Medaglia d’argento al Valore Sportivo; è il 1° italiano nella storia a vincere l’Admiral’s Cup. 1983/1986: marinaio di SY Brava: Southern Ocean Racing Conference in Florida; 3 One Ton Cup; 2 Admiral’s Cup; 3 campionati italiani; 2 Sardinia Cup.1987-1996: lascia l’agonismo efonda la sua ditta DF Rigging + Photo, specializzata in corderia marina e fotografia d’architettura.1997: lavora presso lo ship-chandler PuntoVela a Marina di Ravenna. 1999: assunto dalla Harken Italy Spa come responsabile assistenza tecnica per il Mediterraneo e responsabile delle vendite dei progetti custom. 2004: le edizioni Incontri Nautici e quelle inglesi, “Wiley & Sons”, gli pubblicano un manuale di corderia marina intitolato Rigging.

2004-2007: ha tenuto lezioni di attrezzatura velica presso sedi delle Facoltà di Ingegneria Navale come presso l’Istituto Europeo di Design, a Roma quanto a Milano, nonché in yacht club. 2018: le edizioni Incontri Nautici gli pubblicano un manuale intitolato Winch, ha scritto dozzine e dozzine di articoli di arte navale su “Bolina”, “Giornale della Vela”, “Nautica”, “FareVela”, ecc.