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Dopo le delusioni di Tokyo la nazionale MTB si riscatta agli Europei di Novi Sad
La spedizione azzurra della MTB alle olimpiadi di Tokyo non è stata entusiasmante, con i nostri atleti che non sono mai apparsi in grado di lottare per una medaglia. Sembrava che anche la figura di Mirko Celestino, commissario tecnico per il settore Mountain Bike della Federciclismo, fosse in discussione. A ribaltare tutto sono arrivati i Campionati Europei di Novi Sad, in Serbia, dal 12 al 15 agosto 2021. Negli Europei MTB, infatti, gli azzurri non solo hanno ben figurato, ma sono riusciti a portare a casa titoli e piazzamenti importanti.

Europei MTB: il bilancio azzurro
La nostra nazionale ha chiuso al secondo posto dietro la Svizzera nel medagliere e davanti alla Francia. All’attivo della compagine italiana ben due ori e due argenti. Il primo oro è arrivato già nella prima giornata con la staffetta azzurra che ha avuto la meglio sulle altre diciassette nazionali nel Team Relay. Il secondo oro è stato conquistato da Gaia Tormena nel Cross Country Eliminator, disciplina nella quale domina ormai da tre edizioni. I due argenti ci sono stati regalati da Sara Cortinovis nella gara riservata alle juniores e da Juri Zanotti tra gli Under 23.

Azzurri subito campioni europei
Nella staffetta, alla partenza per la nostra nazionale c’erano Luca Braidot (Elite U), Filippo Agostinacchio (Junior U), Martina Berta (Elite F), Sara Cortinovis (Junior F), Marika Tovo (U23 F) e Juri Zanotti (U23 U). Braidot è partito subito forte riuscendo a insegnare il testimone ad Agostinacchio con 9″ di vantaggio sulla Repubblica Ceca. Al secondo giro, però, terza posizione dietro proprio ai cechi e alla Svezia. La terza tornata del circuito ha visto protagonista la prima delle ragazze in gara, Martina Berta, che ha cercato di recuperare ma ha concluso il suo giro sempre al terzo posto, questa volta con 52″ di ritardo dalla Svezia. Al quarto giro l’Italia sembra uscire dalla lotta per le medaglie con la debuttante Cortinovis, alla prima convocazione per la Nazionale, che dà il cambio con 41″ di ritardo dalla Slovenia, passata in testa, grazie al forcing della elite Tanja Zakely. Il nostro recupero inizia con Marika Tovo che riesce agilmente a sorpassare la Svezia, per poi portarsi in prima posizione a metà giro, superando Slovenia e Svizzera. Arriva solo nel finale il sorpasso del Belgio, il quale schierava l’elite Pierre de Froidmont, che dà l’ultimo cambio con 7″ di distacco dall’Italia. L’ultimo tornata è un assolo di Zanotti, il quale riesce a passare agilmente l’atleta belga e a gestire il vantaggio. L’arrivo è un trionfo azzurro. Zanotti ha avuto addirittura il tempo di mettersi sulle spalle la bandiera italiana.
Gaia Tormena ancora una volta campionessa europea

Gaia Tormena si conferma regina indiscussa nell’Eliminator. L’atleta valdostana parte subito forte ottenendo il miglior tempo nelle qualificazioni, in cui giunge al traguardo con 4” di vantaggio sull’olandese Fem Van Empel, prima diretta inseguitrice. Le batterie sono un totale assolo della atleta del G.S. Lupi Valle D’Aosta fino alla finale. Gaia supera agevolmente tutti i turni. La finale viene dominata con un tempo incredibile di 1’ 55”, l’unica ragazza sotto i 2’.
In particolare dà 6 secondi alla medaglia d’argento, che si rivela essere la stessa olandese. Medaglia di bronzo per qualche decimo l’ucraina Iryna Popova.

Francesco Papa