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La milanese migliora il bronzo ottenuto quattro anni fa in Corea
Federica Brignone ha conquistato il secondo posto nel gigante femminile disputatosi nella prima mattinata italiana sulla pista di Yanqing e valevole come prima prova femminile di sci alpino delle Olimpiadi invernali cinesi. Federica ha così effettuato un “upgrade” rispetto al bronzo di quattro anni fa ottenuto durante le Olimpiadi coreane, sempre in gigante. Terza dopo la prima manche, ha saputo migliorarsi disputando una seconda manche ottima, gestendosi sul muro iniziale e lasciando scorre gli sci nella seconda parte del tracciato. Alla fine ha chiuso col tempo totale di 1’55”97 preceduta di soli 10 centesimi dalla svedese Sara Hector, una delle atlete più in forma del momento, e lasciandosi alle spalle di 72 centesimi l’esperta svizzera Lara Gut Behrami in rimonta dall’ottava posizione dopo la prima manche. Elena Curtoni, al debutto olimpico, ha chiuso al 20esimo posto. Male Marta Bassino che è uscita alla terza porta della prima manche.

Ko i discesisti azzurri
Un po’ di amaro in bocca per i discesisti azzurri la cui prova si è disputata, anch’essa, questa mattina, dopo che era stata rinviata ieri a causa del vento. Dominik Paris, il nostro uomo da medaglia, non è andato al di là di un sesto posto, preceduto dallo svizzero Beat Feuz (oro); dal francese Johan Clarey (argento); dall’austriaco Matthias Mayer (bronzo); dal canadese James Crawford (quarto) e dal norvegese Aleksander Aamodt Kilde (quinto).
Paris ha chiuso in 1’43”21 a solo un centesimo da Kilde dopo aver fatto registrare il miglior tempo nei primi due intermedi, nei quali aveva accumulato un vantaggio di 27 centesimi nei confronti di Feuz. Alcune piccole imprecisioni nel resto della discesa, gli sono costate una probabile medaglia. Matteo Marsaglia ha raccolto un 15esimo posto (1’44”06) anche per colpa di un errore (apertura improvvisa dello sci sinistro). Malissimo Christof Innerhofer fuori dopo sole due porte per un suo errore.

Le dichiarazioni di Dominik Paris
Paris, alla fine della discesa ha riconosciuto di aver fatto alcuni sbagli: “Ho perso un po’ nella parte centrale, dove ho fatto un piccolo errore che non pensavo mi costasse così caro. Io scio con più forza rispetto a Feuz, sono più dinamico, ma su certe nevi ho capito che non rende. Domani (ore 4 della mattina italiana, ndr), ci riproverò nel supergigante. Non sono in gran forma in quella specialità ma tutto può cambiare”.