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Anche TheSportSpirit e la Polisportiva San Giacomo di Novara sottoscrivono i 13 punti fondamentali per il futuro dello sport
Il mondo dello sport è consapevole del difficile momento che il nostro Paese sta attraversando e ha strenuamente dimostrato il proprio senso di responsabilità attraverso la capacità di seguire le regole, di tutelare la propria e l’altrui salute, di fare squadra e di lavorare per obiettivi. Chiunque abbia svolto attività sportiva in questi mesi ha potuto constatare come la propria società sportiva si sia prodigata nel rispettare alla lettera le decisioni previste dai vari DPCM ed investire denaro per sanificare e mantenere sicuri gli spazi a disposizione.
Questo rigore si è dimostrato ancora una volta lo scorso 24 ottobre quando, a seguito del decreto ministeriale emanato dal Governo Conte, l’attività motoria di base e le palestre hanno dovuto chiudere le proprie porte davanti alla seconda ondata di Coronavirus.
“Cosa meglio dello sport insegna il rispetto delle regole ai ragazzi? Chiudendo le palestre ovviamente la situazione è cambiata. I giovani si riversano nei parchetti o vanno in giro per la città dove non c’è nessuna regola e nessun controllo. La situazione è nettamente peggiorata, ma tutti sentono il bisogno di muoversi per scaricare le tensioni accumulate durante la giornata.” Questo è il commento di Sergio Ferrarotti, presidente della Polisportiva San Giacomo di Novara, riguardo alla situazione attuale.

I 13 punti toccati nel Manifesto dello Sport
Attraverso questo Manifesto, il mondo dello sport vuole far sentire la sua voce dimostrando con forza di non essere solamente un accessorio della nostra società. Il desiderio è sempre lo stesso ossia che allo sport venga riconosciuta l’importanza che spetta per il futuro del Paese.
“Una petizione che meglio racchiude tutte le considerazioni che io personalmente ho già sottoposto alle Istituzioni nei giorni scorsi a seguito del blocco delle palestre. Questo manifesto rispecchia perfettamente le lamentele di tutti quelli coinvolti dall’ultimo DPCM e che ritengono l’associazione un ambiente sicuro dove poter svolgere attività sportiva. A seguito di questi provvedimenti si è lasciato lo sport allo sbando incentivando prima di tutto l’individualismo”. Prosegue Sergio Ferrarotti commentando questa nuova iniziativa.
Ecco riassunti i tredici punti contenuti nel Manifesto dello Sport volto a salvaguardare l’attività motoria di base:
- Un intervento economico di sostegno alle famiglie da spendere per l’attività sportiva dei propri figli
- Un intervento a fondo perduto per le associazioni
- Un intervento a supporto degli operatori dello sport dilettantistico
- Un intervento per favorire l’uso delle palestre scolastiche liberando dalla responsabilità i dirigenti scolastici
- Un intervento di ristoro per i gestori di impianti sportivi pubblici o privati
- Una mappatura di aree dismesse o potenzialmente utilizzabili per effettuare attività fisica
- Un intervento per coinvolgere la fitta rete di associazioni attraverso bandi di concessione temporanea a titolo gratuito
- Un intervento a protezione delle persone più fragili ed anziane attraverso la riconversione delle società sportive in attività necessarie per prendersi cura di sé
- Un intervento di attrazione degli investimenti con la creazione di un ecosistema che permetta ai privati di tornare ad investire nel mondo dello sport
- Un intervento a sostegno dell’importanza della pratica sportiva a livello medico sanitario
- Un intervento legato alla sostenibilità ambientale in relazione alla pratica sportiva
- Un intervento a favore dell’educazione fisica nelle scuole
- Un intervento immediato in questo momento di difficoltà per rimettere al centro l’insegnamento della storia e della cultura dello sport.
Non solo dilettantismo, ma scende in campo anche il professionismo
Sono veramente tante le società sportive e i gestori dei luoghi di sport che stanno sottoscrivendo questa petizione. Oltre a Sergio Ferrarotti, presidente della Polisportiva San Giacomo Novara, si leggono chiaramente anche i nomi di sportivi di alto livello quali: Demetrio Albertini, Massimiliano Allegri, Stefano Baldini, Beppe Bergomi, Maurizia Cacciatori, Tania Cagnotto, Jury Chechi, Gigi Datome, Filippo Tortu e molti altri.

Conclude il presidente della Polisportiva San Giacomo: “Credo che questo Manifesto, firmato da personaggi illustri nel mondo dello sport, arrivi ad hoc in una situazione di pura confusione. La speranza è ovviamente quella che possa far capire alle Istituzioni e agli organi di competenza che la decisione presa nello scorso DPCM non fosse per niente corretta. Senza ovviamente sottovalutare la crisi medico-sanitaria dovuta dalla pandemia, lo sport è scientificamente provato essere salute e vita. Di conseguenza, nel pieno rispetto die protocolli, credo che la strada migliore sarebbe stata quella di incentivare l’attività sportiva in modo controllato e sicuro.”