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Gianluigi Bagnulo racconta come ha iniziato a commentare il padel e le difficoltà incontrate nell’approcciarsi ad uno sport ‘nuovo’
Ormai volto, ma soprattutto voce, assai noto a Sky, Gianluigi Bagnulo si sta piano piano ritagliando un ruolo da assoluto protagonista nel commento del padel sulla celebre emittente a pagamento. Essendo stato uno dei primissimi a cimentarsi nella telecronaca del padel in Italia, ha raccontato di come sia andata la sua prima partita:
“Ho pensato che… iniziavamo a fare sul serio. Bisognava studiare un linguaggio nuovo per comunicarlo: ho preso spunto anche dalla telecronaca spagnola, ma è chiaro che è più scenica, più cinematografica. Noi siamo figli del tennis. E allora ho cercato di fare un mix fra le due scuole, studiando tantissimo. Partendo dal primo torneo a Cagliari nel settembre del 2020 ho cercato di parlare molto del regolamento e delle storie dei giocatori. Ci hanno aiutato le domande aperte al pubblico da casa, per togliere ogni dubbio. Il 95% delle domande erano sul regolamento e credo sia stato il primo caso in cui la tv ha contribuito nel far iniziare uno sport alla gente. Di solito succede il contrario. Poi spiegare che non c’erano italiani nei tornei che commentavamo non è stato facile. Dovevamo far affezionare il pubblico a giocatori spagnoli e argentini”.

Sebbene sia un telecronista è normale che abbia delle preferenze circa alcuni giocatori del circuito:
“Partiamo dal presupposto che impazzisco per Paquito Navarro, perdo lucidità quando lui è in campo. Lui per me rappresenta il genio e la creatività di questo sport, perché quando non è in giornata è capace di sbagliare tutto e viceversa. Da napoletano poi, mi riconosco nell’emotività di un andaluso. Ma la giocata che più mi ha impressionato l’ha fatta Augustin Tapia all’Open di Vigo, il 26 marzo 2022. Un recupero senza senso dopo uno scambio di 50 colpi”.
Infine però Gianluigi Bagnulo ha voluto soffermarsi sui progetti che Sky ha intenzione di costruire intorno al padel nel prossimo futuro:
“L’idea è di aumentare sempre di più i contenuti sul padel: ma posso dire che per il 2022 come Sky Sport trasmetteremo almeno 34 tornei fra FIP, World Padel Tour e Premier Padel. E poi ci sono già documentari molto belli come quello di Alessandro Lupi che è on demand: ci racconta a Doha la nascita del Premier Padel. Ma si possono fare tante cose, per esempio vorremmo andare nell’Accademia di Lebron e Galan per capire i segreti della coppia più forte al mondo”.
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Tommaso Serena