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Queste sono attività che possiamo vedere solo da lontano e sognare perché si praticano solo su laghi ghiacciati e da noi non vi sono le condizioni atmosferiche medie che favoriscano lo sviluppo massiccio di queste attività. Comunque chi è affascinato dalla velocità, senz’altro si scalderebbe il cuore su queste iceboat.
Dove praticare l’iceboarding
Ma se non si può praticare in Italia, le condizioni ideali per l’iceboarding si trovano in Europa Centrale e, naturalmente, nell’Europa del Nord. In particolare sui laghi di Polonia, Ungheria ma, anche nella vicina Austria sul lago di Neusiedler See, con specchio d’acqua molto ampio e condizioni di vento ideali.
Un iceboat è costituita uno scafo e una traversa perpendicolare ancorata verso la poppa. Tre pattini sono attaccati alla barca, uno su ciascuna estremità della traversa e all’estremità anteriore dello scafo. Gli iceboat sono rigorosamente alimentate dal vento e hanno bisogno di ghiaccio relativamente privo di neve per navigare.
Il basso coefficiente di attrito del ghiaccio lo rende un’ottima superficie per andare veloci. Le iceboat sono in grado di sfruttare la combinazione di bassa resistenza nella direzione di marcia e alta aderenza ad angolo retto rispetto alla direzione di marcia. Le barche da ghiaccio più veloci raggiungono velocità massime di poco superiori a 80 mph con vento forte. Ancora più impressionante è che le barche più efficienti possono navigare da 8 a 10 volte la velocità del vento con venti leggeri.
Qualche informazione tecnica
Il coefficiente di attrito è il rapporto tra la forza necessaria per spingere qualcosa a velocità costante divisa per il suo peso. I kick sled, con i loro pattini lunghi, lisci e dal fondo arrotondato, hanno un coefficiente di attrito di circa 0,004. Questo coefficiente diventa di 0.005 con i pattini da ghiaccio lunghi. Per fare un confronto, i pattini da hockey sono poco più di 0,01 ed i pneumatici per biciclette da corsa sono circa 0,005 su pavimentazione liscia.
Per i pattini degli iceboat, che hanno un punto di contatto di 90 gradi con il ghiaccio, il coefficiente di attrito più basso è di circa 0,005 quando il pattino non ha carico laterale e può scorrere nel piccolo solco che crea nel ghiaccio. La facilità con cui un iceboat può essere spinto porta molte persone a pensare che il ghiaccio sia la superficie di navigazione più veloce. Ad alte velocità, tuttavia, la resistenza aerodinamica rappresenta la maggior parte della resistenza dello scafo. Inoltre, in corrispondenza degli elevati carichi laterali sviluppati dalla vela quando la barca è a piena potenza, si verificano dei graffi (slittamento laterale) del pattino che generano una notevole resistenza aggiuntiva.
Progettare un iceboat
Gli iceboat sportivi sono progettati per navigare su percorsi di regata a bastone con vento da circa 2,5 mph a 25 mph. L’energia del vento è 100 volte superiore a 25 mph rispetto a 2,5. Ciò si traduce in caratteristiche che consentono alle barche di ottenere energia sufficiente dal vento a basse velocità. A velocità del vento elevate, vengono fatte diverse cose per ridurre al minimo la forza del vento sulla barca. La maggior parte delle barche da ghiaccio sono dimensionate per una velocità del vento di circa 12 mph e di solito non regatano con venti superiori a 25.

Con vento leggero, la vela e l’albero sono impostati per fornire un camber (curvatura) più elevato nella combinazione albero-vela per consentire all’imbarcazione di accelerare rapidamente. A velocità dell’imbarcazione più elevate, la campanatura della combinazione vela-albero viene ridotta per ridurre la resistenza e consentire all’imbarcazione di raggiungere un elevato rapporto tra velocità dell’imbarcazione e velocità del vento.
Con vento forte, la vela e l’albero sono mantenuti il più piatti possibile per ridurre al minimo la forza laterale (portanza) e per ridurre al minimo la resistenza dall’albero e dalla vela. La curvatura dell’albero viene utilizzata per aiutare ad appiattire la vela e spostare il centro di sforzo più in basso
Le barche vengono fatte navigare nel modo più fluido possibile per ridurre al minimo il rischio di rompere i pattini causando una scivolata o un ribaltamento. Questo è particolarmente importante navigando di poppa ad alta velocità e girando la boa sottovento dove è richiesto un notevole scivolamento laterale per rallentare la barca abbastanza da aggirare la boa.
All’alta velocità la barca viene navigata al lasco. Le barche più efficienti navigano a 25 gradi al lasco con venti freschi. Navigano un po’ più in poppa con venti più forti.
L’ottimizzazione di una barca per aggirare un percorso di regata sottovento in un’ampia gamma di velocità del vento si traduce in una barca molto diversa da una barca progettata solo per la massima velocità. Un design ad alta velocità deve solo navigare velocemente nel punto di navigazione ottimale con molto vento.
Dovrebbe essere completamente carenata per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica, pesante per fornire la presa laterale per carichi laterali elevati e avere una piccola ala a sbalzo per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica dall’ala e dalla struttura di supporto (sostegni ecc.). L’ala è stabile anche ad angoli di attacco molto piccoli.