Nel bel mezzo di una striscia di terra lunga e stretta, nel cuore dell’Appennino calabro, troviamo il Parco Nazionale della Sila, sorprendente area di grandissimo interesse naturalistico, ambientale e storico-culturale.
La Sila, situata nella zona centro-settentrionale dell’Appennino calabro, nel più grande altipiano d’Europa, si estende attraverso le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, ed è suddivisa da nord a sud in Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola, con un territorio caratterizzato dalla presenza anche di imponenti cime montuose, folte zone boscose e laghi artificiali d’altura.

In un ambiente che, per le sue caratteristiche, ricorda più un paesaggio nordico-scandinavo, è sorprendente scoprire che dalle sue vette più alte, a seconda di dove si trovano, nelle giornate limpide lo sguardo può spaziare dall’Aspromonte al Massiccio del Pollino, dal Mar Tirreno al Mar Ionio, dalla Piana di Gioia Tauro alla Sicilia, l’Etna e le Isole Eolie.
Le sue caratteristiche geologiche, unitamente a quelle dovute alla sua posizione geografica, determinano una serie di paesaggi unici al mondo. La Sila, infatti, coperta di alberi è soprannominata da sempre “Gran Bosco d’Italia”, ed è stata sfruttata per millenni (sin dai tempi della Magna Grecia) per il suo legname utilizzato poi nella costruzione di navi, case, chiese.

Il Parco
L’area del Parco si caratterizza per la ricchezza d’acqua, per la straordinaria presenza di boschi e antiche foreste che ne costituiscono l’80% della superficie, per i suoi tre grandi laghi artificiali, utilizzati per la produzione di energia elettrica e che forniscono acqua potabile e ad uso irriguo, e per la facile accessibilità grazie alla conformazione geomorfologica e ai numerosi itinerari e sentieri che la rendono in gran parte percorribile a piedi.
Le poche radure presenti in tutta l’area sono utilizzate sono di origine secondaria, cioè provengono dalla distruzione per bosco originario ed utilizzate fin dai tempi dei Romani per ricavarne fertili pascoli e terreni coltivati.
Le foreste che coprono gran parte della zona vedono primeggiare una specie praticamente autoctona, il pino nero di Calabria, insieme a faggi, abeti bianchi querce, castagni, sotto la cui copertura trovano il loro habitat il mitico lupo, cinghiali, volpi, caprioli, persino il gatto selvatico, mentre i suoi cieli sono solcati dall’ipnotico volo di rapaci quali le poiane, gli sparvieri, i falchi pellegrini e i nibbi reali.
La fitta coltre di boschi è intervallata dalla presenza di laghi artificiali: il Cecita, l’Arvo e l’Ampollino sono i maggiori, ma non mancano molti altri specchi d’acqua di grande bellezza, come i laghi Passante e Ariamacìna, sede anche di un’Oasi naturalistica.

L’Arboreto del Parco
Per passare una giornata outdoor, passeggiando per una volta in tutta tranquillità e regalando ai nostri bambini un’esperienza unica e indimenticabile, il nostro trekking “familiare” ci porta a visitare l’interessantissimo Arboreto, che sorge nel comprensorio della Foresta Demaniale della Fossiata ed è la più grande tra quelle in provincia di Cosenza. Anticamente, faceva parte di un’area costituita da molti ettari di pini e faggi, posseduta dal Monastero dei Cistercensi, per una piccola parte e dal Collegio dei Gesuiti di Cosenza. L’economia della zona era molto legata ai boschi della Sila e alle sue risorse, in particolar modo all’estrazione e lavorazione della pece.

Da visitare
Oltre a tutte le specie naturalistiche originali e a quelle introdotte a scopo sperimentale, non mancate di visitare la Bat-House e il laghetto, dove, in una “camera subacquea” si potranno osservare da vicino i comportamenti delle famiglie di animali presenti: pipistrelli, tritoni e libellule.
Lungo i grandi viali che attraversano l’Arboreto, facilmente percorribili da tutti, si ammirano esemplari maestosi di abete bianco, castagno, pino laricio, larice. La loro alternanza crea un panorama sorprendente, a tratti surreali, poiché si accostano tra loro specie eterogenee, con un effetto del tutto particolare.

L’Alboreto è davvero un luogo ideale per camminare coinvolgendo tutta la famiglia: per i bambini, oltre ai punti di interesse segnalati, ve ne sono molti altri, che non mancheranno di attrarre anche gli adulti, soprattutto se appassionati di botanica. Vi troverete in un luogo stimolante e, nello stesso tempo, rilassante. Un posto dove sentirvi, per qualche ora o per una giornata, davvero fuori dal mondo, tanto più che i telefoni cellulari non hanno copertura e potrete godere indisturbati delle bellezze dell’Altopiano, in una zona che, sia pure ristretta rispetto alla vastità del Parco, racchiude tutte le caratteristiche dell’intera zona.
Si ringrazia per il materiale iconografico e informativo l’Ente Parco Nazionale della Sila, cui ci si può rivolgere per ulteriori approfondimenti (tel. 0984-537109 – info@parcosila.it)
Maria Rosa Marta