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Spesso proteine e aminoacidi essenziali si confondono tra loro, ma per uno sportivo è importante capirne la differenza per una corretta integrazione.
Dopo l’ingestione di fonti alimentari proteiche, esse vengono digerite e tramite un processo di idrolisi avviene, a livello dell’intestino tenue, la liberazione degli aminoacidi che le compongono . Per indicarne la funzione con una metafora, gli aminoacidi rappresentano le lettere dell’alfabeto con cui è possibile comporre le parole, quindi le proteine. Già questa semplice metafora evidenzia l’importante ruolo degli aminoacidi.
Si parla di aminoacidi essenziali, ovvero che devono necessariamente essere introdotti con la dieta o l’integrazione, ed aminoacidi non essenziali, ovvero che possono essere prodotti a partire dagli essenziali. Sono numerosi gli integratori in commercio a base di proteine, Aminoacidi essenziali, aminoacidi essenziali a catena ramificata, per questo è importante capire quali differenze ci sono.
Le proteine alimentari e gli aminoacidi essenziali (EAA) sono nutrienti con proprietà anaboliche che possono aumentare la massa muscolare o attenuare la perdita muscolare durante l’immobilizzazione e l’invecchiamento, tramite la stimolazione della sintesi proteica muscolare (MPS) (Cholewa et al. 2017).

Quali Benefici possono apportare gli aminoacidi essenziali?
– Colmare carenze indotte da un aumentato fabbisogno (attività fisica, condizioni patologiche)
– Stimolare la sintesi proteica
– Migliorare recupero e forza
– Potenziare le difese immunitarie
– Prevenire la sarcopenia
– Aumentare l’apporto energetico
Quali Benefici possono apportare le proteine?
– Stimolare la sintesi proteica
– Ridurre il catabolismo muscolare
– Favorire il recupero
– Aumentare l’apporto proteico nella dieta
– Aumentare l’introito calorico
Le differenze tra aminoacidi e proteine
Una differenza importante tra aminoacidi e proteine è legata alla velocità di assorbimento, in quanto gli EAA risultano essere assorbiti molto più velocemente poiché non soggetti a metabolismo di primo passaggio. La lentezza, o la velocità, sono così importanti perché secondo le ricerche scientifiche dopo un allenamento esiste una cosiddetta finestra anabolica di 30-45 minuti in cui il muscolo è particolarmente adattato ad assorbire nutrienti, e noi avremmo un grande bisogno di sfruttare questa tempistica.

Le proteine alimentari hanno un rapporto aminoacidi essenziali/aminoacidi non essenziali a favore dei non essenziali; è stato visto come una miscela di non essenziali determini un aumento delle condizioni infiammatorie e sia assorbibile da linee di cellule tumorali. Invertendo questo rapporto, quindi soddisfando le riserve di azoto con aminoacidi essenziali, si ha attivazione dell’autofagia, determinando ricambio del turnover proteico (Dioguardi et al. 2018).
Un altro importante punto da considerare è che le proteine sono direttamente correlate all’aumento dell’acido urico e dell’azotemia, che determinano un maggior impegno renale ed epatico; mentre gli aminoacidi essenziali vengono direttamente metabolizzati e possono essere utilizzati anche nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica (Cupisti et al.2017).
È stato ripetutamente dimostrato che la sintesi proteica muscolare (MPS) postprandiale dopo una sessione di allenamento di resistenza migliora in seguito all’ingestione di EAA rispetto ad una miscela di proteine (Atherton et al. 2016), mentre in condizioni di immobilità muscolare, il consumo acuto di proteine alimentari non permette di stimolare al massimo la sintesi proteica muscolare postprandiale, rispetto agli aminoacidi (Phillips et al. 2009). Da questi dati è facile comprendere come l’utilizzo degli aminoacidi sia più utile e appropriato nei soggetti sarcopenici o allettati.
In un ulteriore studio nel quale è stata verificata la risposta anabolica tra proteine del siero del latte + EAA (3,2 g EAA per porzione) contro un integratore a base di proteine del siero del latte. Lo studio conclude che una composizione di una formulazione EAA bilanciata combinata con proteine del siero di latte è altamente anabolica rispetto a un prodotto di recupero a base di proteine del siero di latte e che la risposta è dose-dipendente (Park et al. 2020).

Attenzione!
La maggior parte degli articoli associa l’effetto dannoso delle proteine, soprattutto a carico del fegato e dei reni, all’uso cronico. La letteratura correla le proteine, in particolare proteine del siero di latte all’aggravamento dell’aggressività tumorale, alla presenza di acne e alla modifica del microbiota intestinale. Pertanto, il consumo eccessivo di integratori proteici per un lungo periodo può avere alcuni effetti negativi sul corpo, che sono aggravati se associati a uno stile di vita sedentario, mentre non ci sono studi che correlano ad un effetto negativo nell’utilizzo di una miscela di aminoacidi essenziali, anche per lunghi periodi.