Isabella Failli è una forza della natura. Pratica equitazione sin da quando era bambina, ma ha anche tante altre passioni il pianoforte. Inoltre è laureata in psicologia e si sta preparando per diventare psicologa.
Una vita dedicata all’equitazione
La passione di Isabella per l’equitazione nasce un po’ per caso quando aveva cinque anni: «una domenica mattina ero con mio padre a fare una passeggiata nel verde, vedemmo le indicazioni per arrivare ad un maneggio e una volta giunti lì fu amore a prima vista». Attualmente ha due cavalle Cosma e Isotta. «Dedico molto tempo alle mie cavalle e sono favorevole all’approccio etologico del cavallo. Nei giorni di relax mi piace montare la mia cavalla senza sella “a pelo” e anche senza testiera o senza cavezza perché amo il contatto con il cavallo in completa libertà».
La preparazione fisica e psicologica di un’amazzone
«Il salto ostacoli – ci racconta Isabella Failli – richiede una preparazione fisica sia da un punto di vista muscolare che psicologico. È necessario avere un buon assetto in sella che si migliora lavorando sulla postura, sui muscoli quadricipiti per avere una buona tenuta in sella, muscoli addominali che aiutano a compensare le sollecitazioni anche della schiena.
Da un punto di vista mentale serve concentrazione soprattutto quando affronti una gara con tredici salti di fila dove tra un salto e l’altro ci sono “girate” particolari, tempi da eseguire correttamente. Quindi non basta essere preparati fisicamente ma è fondamentale esserlo anche mentalmente».

I risultati di Isabella Failli e gli obiettivi
«La vittoria che più mi porto nel cuore – ci confessa Isabella – sono i Campionati Toscani del 2018 all’Arezzo Equestrian center che ho vinto con Cosma. Non avevo grosse aspettative vista la concorrenza, ma la mia cavalla ha dimostrato di poter davvero dare il massimo e mi ha fatto capire che per vincere non serve avere il miglior cavallo, ma è il binomio che conta». Cosma ha compiuto sedici anni da poco e le gare delle categorie 1.30 / 1.35m sono impegnative, «visto quanto bene le voglio e quanto la rispetto vedrò come andranno i prossimi concorsi nazionali. Se la sentirò in piena forma credo che parteciperò sia ai Campionati Toscani che ai Campionati Italiani, in caso contrario valuterò di ritirarla dalle gare di 1.35m. Mi piacerebbe affidarla ad una ragazzina alle prime armi così che possa insegnarle tutto come ha fatto con me, gareggiando in categorie più leggere».