Share This Article
Il grande ginnasta insegna questa disciplina all’interno della sua Academy
Il Calisthenics sta crescendo in maniera decisa nell’interesse degli sportivi italiani. E non si sta sviluppando solo nelle palestre. Sono sempre di più, infatti, anche le aree pubbliche che i Comuni mettono a disposizione di chi vuole esercitarsi all’aperto. Ma questo sport è veramente destinato a esplodere o si tratta di un fuoco di paglia? E quali possono essere le “chiavi” per farlo crescere? Ne abbiamo parlato con Jury Chechi, l’atleta che, assieme a Franco Menichelli, ha portato la ginnastica italiana a livelli di assoluta eccellenza.
“Il Calisthenics va insegnato bene”

Chechi (un oro olimpico ad Atlanta 1996 e un bronzo ad Atene 2004 agli anelli nonché cinque mondiali vinti consecutivamente dal 1993 al 1997, sempre agli anelli) ha dato vita, assieme ad altri quattro tecnici, alla Jury Chechi Academy e, all’interno di questa, insegna anche Calisthenics a diversi livelli.
Signor Chechi, lei pensa che il Calisthenics sia destinato a crescere nei prossimi anni? “Non lo so ma me lo auguro. Si tratta di una disciplina che, se insegnata bene e utilizzata bene, consente al proprio corpo e alla propria mente di lavorare in maniera ottimale. E’ un’opportunità d’allenamento molto buona, come lo sono certamente anche altre discipline. Ha caratteristiche positive come la facile accessibilità dato che si può praticare senza strumenti o con attrezzi trovati in natura o in casa. Poi è divertente e dà all’atleta la possibilità di migliorare in maniera rapida. Infine, è adatta a tutti: si può praticare anche in là con gli anni purché si proceda per gradi. Tra l’altro, proprio ai principianti del Calisthenics mi rivolgo con il mio ultimo libro “Codice Jury”. Cerco di spiegare come approcciarsi nella maniera più corretta a questo sport”.
Calisthenics e ginnastica artistica

Pensa che una base di ginnastica artistica per insegnare Calisthenics sia necessaria? “Non è necessaria ma è molto utile. Nella mia Academy ci occupiamo molto di formazione e abbiamo notato che chi viene dalla ginnastica artistica ha più facilità ad apprendere. Ma anche persone che vengono da altre discipline, se si impegnano, hanno la possibilità di apprendere bene le tecniche dell’insegnamento di base. Per insegnare a livelli più alti occorrono, giustamente, nozioni più complesse”.
Fare attenzione a come si pratica

Quando dice che il Calisthenics deve essere utilizzato bene, cosa intende? “Che è molto utile se si seguono tecniche, metodologie, tempi di recupero corretti. Esiste un protocollo ormai standardizzato per approcciare questa disciplina ma c’è anche molto “fai da te” e questo può danneggiare un atleta. Nel caso del Calisthenics la forbice tra l’essere praticato bene o male e dunque danneggiare il fisico, è molto piccola. Per questo dico che va praticato seguendo la tecnica corretta”.