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Nella ventisettesima edizione quarto successo per Leonardo Paez
La Dolomiti Superbike, gara di Mountain Bike in scena ormai da ventisette anni nella Val Pusteria, è una delle competizioni più attese dai biker italiani e non. Anche quest’anno gli organizzatori avevano messo a disposizione dei partecipanti tre diversi percorsi, il corto da “soli” 65 km, il medio da 83 km e il Marathon da ben 123 km. Una gara massacrante, nella quale oltre alle gambe un ruolo fondamentale ce l’ha l’esperienza e la voglia di soffrire. Componenti che non mancano nel carnet di Leonardo Paez, portacolori della Soudal Lee Cougan, che anche quest’anno ha dimostrato su questi sentieri polverosi di essere il migliore, per la quarta volta in carriera. Vediamo com’è andata.

Dolomiti Superbike: la gara più veloce del panorama nazionale
Nonostante i tanti chilometri da affrontare, la Dolomiti Superbike è da sempre considerata una delle gare più veloci del panorama nazionale delle gare off road, tanto che molti top riders si presentano ai nastri di partenza con una hard tail anziché con una full. Come da tradizione a decidere la corsa è stata l’ultima salita, quella che porta a Prato Piazza e precede la discesa che conduce al traguardo finale. Leonardo Paez ha fatto una gara perennemente in testa in compagnia del campione del mondo Andreas Seewald, del campione europeo Fabian Rabesteiner, del ceco Petrus Lubomir e dell’altro colombiano Diego Arias Cuervo. Nei sei chilometri dell’ascesa finale, però, Paez ha cambiato marcia rispetto alla compagnia e ha scollinato con circa quaranta secondi di vantaggio su Seewald e Petrus Lubomir.

Dolomiti Superbike: la discesa finale
Paez a quel punto doveva solo gestire il vantaggio sui diretti inseguitori nella discesa di quindici chilometri che dalla cime di Prato Piazza portava al traguardo di Villabassa. Da grande campione qual è non ha fallito. Ha infatti tagliato il traguardo con un vantaggio di 28 secondi su Seewald che ha sua volta ha preceduto di una manciata di secondi Petrus Lubomir. Il tempo di Paez è stato di 4h 43′ 30″. Per il colombiano si tratta del quarto successo in questa corsa. Il primo è stato nel lontano 2006, il secondo dieci anni dopo (2016) e il terzo lo scorso anno.
Francesco Papa