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Mi piace camminare in campagna e vivere il più possibile in mezzo alla natura e a tutti i suoi infiniti colori e profumi. E camminando non lontano dal centro della mia città ho incontrato un campo di tiro con l’arco. Un luogo evocativo dove persone appassionate giorno dopo giorno si confrontano con loro stesse per migliorare e migliorarsi: così mi ha detto il coach al quale ho chiesto informazioni per poter capire meglio.
Ed eccomi qua, alla mia prima lezione di tiro. Arrivando al campo per il mio appuntamento, la mia immaginazione era libera e mi portava in mondi lontani e fiabeschi, verso castelli con guglie affilate e innalzate a proteggere i villani. Ma appena avuto il mio arco in mano la realtà mi ha mostrato la modernità di uno sport che mi ha preso nel profondo.

Un attrezzo in legno di vari colori dati dalle diverse essenze che lo compongono, bello a vedersi e a toccarsi. Ma bisogna cominciare dalle basi; così, mi è stato spiegato quali sono le parti che compongono l’arco, cosa è una freccia, come montare l’arco e come le varie parti lavorano insieme per permetterci di colpire un bersaglio. Mi è stato anche spiegato che le parti che compongono il “pacchetto” sono tre e sono strettamente collegate: l’arco, la freccia e l’arciere.
Questo per mostrarmi anche il perchè per tirare una freccia dobbiamo assumere una “postura” che permetta l’armonia tra arco ed arciere e quindi consentire alla freccia un volo sicuro e preciso. Così ho imparato che devo percepire il mio corpo, per poter guidare i movimenti che permettono lo scocco della freccia. Così ho imparato ad organizzare i movimenti in sequenze e ad usare la forza in modo progressivo, usando solo quella che serve.

Così ho imparato a usare muscoli e a rilassarne altri: ho iniziato a conoscermi. Ed eccomi qui pronta per scoccare la mia prima freccia. In pochi secondi realizzo che lo sport del tiro con l’arco è la perfetta metafore della vita: Immaginiamo un percorso, lo identifichiamo, lo percorriamo e ci godiamo l’arrivo. Ed eccomi ora a impostare la mia postura, assumere la posizione, mantenere la mia concentrazione sulle mie percezioni e… è andata. Waoo che sensazione di libertà!!
Di libertà si, ma riuscendo a controllarne l’ampiezza. Già, affinare la capacità nella percezione delle sensazione che il mio corpo mi dà e mi fa scoprire. Un mondo nuovo. Forse per i non arcieri non è facile da capire, ma questo sport ti fa sentire bene con te stessa e con il mondo.