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Una barca millenaria, nata in mare e così adatta in quota
L’arco alpino, italiano, francese, svizzero, austriaco, tedesco e sloveno comprende una moltitudine di laghi molto belli da frequentare tutto l’anno. Lasciando momentaneamente da parte i grandi laghi italiani come il Lario, il Benaco, il Cusio e il Verbano oppure quelli maggiori svizzeri come il Lac Leman, il Lac de Neuchâtel, il Lago di Lugano, il Vierwaldstättersee e il Bodensee, sul confine tra Svizzera, Austria e Germania, vale la pena soffermarsi su quei laghi minori in quota – lunghi comunque diverse miglia – ed estremamente affascinanti per l’ambiente speciale, per i silenzi, per il profumo di sottobosco alpino, per i suoi curiosi abitanti – che inseguono sempre curiosi il movimento delle mani sull’acqua – e per i riflessi sempre mutevoli e capaci di incantare.
Sono navigazioni più alla portata di chi abita al Nord ma sono talmente speciali da giustificare un viaggio dedicato per riunire più navigazioni in una settimana dedicata al sea kayak in quota.

Alcune regole generali:
- Rispettare l’ambiente come sempre quando ci si muove lungo un litorale. Muoversi in silenzio, con discrezione e portare a bordo un sacco per raccogliere eventuali rifiuti lasciati da altri.
- Coprirsi correttamente e stivare un cambio completo caldo e le dotazioni complete in sacchi stagni a bordo. Si naviga per meno ore, di solito, ma l’ambiente può raffreddarsi velocemente, soprattutto d’estate, e le condizioni possono diventare impegnative.
- L’acqua dei laghi alpini è fredda e quindi bisogna conoscere e saper praticare con disinvoltura le tecniche di auto-salvataggio e di salvataggio assistito in acque fredde.
- Portare una bottiglia termica affidabile con una bevanda calda per tutti i partecipanti – in piena estate si può riempire la bottiglia termica con acqua fresca – del cibo energetico e un fornelletto con il quale si possa scaldare del cibo e mantenere calda una persona qualora fosse necessario per un cambio di programma.
- Tenere a bordo un materassino isolante e una coperta termica che non assorba umidità ma che possa davvero tenere caldo se necessario.
- Portare sempre una carta nautica e orografica con sentieri e rifugi per potersi appoggiare eventualmente se necessario.
Una volta preparati i kayak e valutate con attenzione le previsioni ci si può imbarcare dal bosco, dal prato o dal ghiaione più accessibile per avventurarsi tra i riflessi delle cime sull’acqua!

Ci sono i laghi dell’Engadina, del Salzkammergut, della Baviera, della Carinzia, della Savoia, insomma ogni anno si possono scoprire nuovi laghi alpini. E scivolare sulle fresche acque alpine dopo aver navigato tutta l’estate in acqua salata è davvero quello che ci vuole!