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Il fascino di fare trekking in un percorso ad anello nel cuore della Liguria, dal borgo di Riomaggiore alla Scala Santa, passando per il Santuario di Montenero e l’Alta Via delle Cinque Terre.
Fare trekking, lo abbiamo già scoperto, oltre al piacere in sé del cimento fisico, ci regala una dimensione meditativa e contemplativa di ciò che ci circonda, ancor di più se avviene in luoghi di memoria collettiva locale, fra tradizioni, spiritualità e segni architettonici, quasi incredibilmente sopravvissuti al tempo ed alla modernità. (https://www.thesportspirit.com/trekking-la-meditazione-in-movimento/)
Questo percorso ad anello con arrivo e partenza da Riomaggiore, consente di guadagnare la bellezza delle alture che dominano sul borgo e le sue antiche vie di pellegrinaggio, collegamento secolare tra la costa delle Cinque Terre e l’entroterra.
La ricchezza della biodiversità
Un’occasione anche per esplorare la ricchezza di biodiversità che, nell’arco di pochi chilometri, si sviluppa dando vita a diversi ambienti, nei quali, il segno dell’uomo è misurato ed armonioso. L’itinerario prende le mosse da località Lavaccio mediante il sentiero n. SVA – 593, costeggiando il torrente Rio Maggiore il cui fluire, ora in cascatelle tra la roccia, ora in rivoli, accompagna piacevolmente buona parte della salita fino al Santuario di Nostra Signora di Montenero.
Questo tratto che conduce al Santuario, detto anche La Via Grande, si sviluppa tra muri a secco e coltivazioni, alcune delle quali riguadagnate, per così dire, dalla vegetazione spontanea, all’ombra di castagni, pini marittimi ed essenze della macchia mediterranea.

Edicole votive e Santuari
Scandiscono il tracciato, in parte in terra battuta e in parte sapientemente lastricato, le tredici edicole votive, dedicate alla Madonna, donate dalle famiglie del borgo. Non solo i tabernacoli, ma anche la maestria nella sistemazione delle grandi pietre che accompagnano il cammino, sono un segno dell’importanza e dell’attaccamento della comunità riomaggiorese a questo sentiero. Un esempio di come l’opera dell’uomo testimonia il grande rispetto per un territorio e la sua storia.
Panorami mozzafiato
Giunti sulla cima del promontorio che accoglie il Santuario(Q. 340 m.s.l.m.), attestato a partire dal 1335, si viene accolti dall’edificio che domina con fierezza uno dei panorami più suggestivi della zona e che guarda tutto il tratto di costa delle Cinque Terre fino a Punta Mesco, sconfinando fino a Portovenere e all’isola Palmaria. La bellezza e lo scintillìo del mare visto dall’alto ripagano di qualche fatica.
Lasciando alle spalle il retro della chiesa e proseguendo in direzione della Strada dei Santuari (sentiero n. 530) si attraversa una galleria di lecci e, tra affacci e ampie vedute, il percorso sale fino a Località Casarino (Q. 405 m.s.l.m.) per poi proseguire lungo un breve tratto di strada asfaltata fino ad imboccare il sentiero n. 530 C in direzione della Scala Santa.

Una suggestiva scalinata che appare come sospesa nel tempo.
Muschi, licheni ed i giochi di luce tra gli alberi la rendono perfettamente integrata con la natura circostante. Il suo sviluppo è ripido e in verticale su grandi blocchi di pietra arenaria estratti dalla vicina Cava Schiappacasse.
Si tratta di un elemento architettonico significativo dell‘antica via di pellegrinaggio che metteva in collegamento il Santuario della Madonna di Montenero con quello dell’Agostina, situato nel Comune di Riccò del Golfo.
La scalinata, nella frescura del bosco, conduce cosi sull’Alta Via delle Cinque Terre, AV5T, sentiero di crinale, vera e propria cerniera escursionistica con la vicina Val di Vara.

Verso la meta
Giunti al Bivio Bramapane (Q. 623 m.s.l.m), si continua a camminare nell’ampio sentiero immerso nel bosco misto, colorato, nella stagione primaverile, dalle fioriture di zafferano selvatico, eriche e scille bifoglie.
Anche qui gli affacci non mancano di stupire per le insolite visuali dall’alto su Riomaggiore, le sue frazioni e la costa delle Cinque Terre.
Si ridiscende poi al borgo, fino al Castello, imboccando il sentiero 501 che taglia in verticale la strada dei Santuari e arriva fino alla Costa del Campione (Q. 395 m.s.l.m.), punto particolarmente panoramico, dove si può sostare per un breve riposo ed ad est il Santuario di Montenero e ad ovest la Collina del Corniolo e quella dei Magnati due zone particolarmente vocate per la produzione di Vino Bianco e il celebre Sciacchetrà DOC delle Cinque Terre, che non potremo fare a meno di sorseggiare dopo l’escursione, durante una sosta enogastronomica che aggiungerà ulteriore piacere ad un trekking già così suggestivo e coinvolgente.

Maria Rosa Marta
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