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Cominciò Evenepoel ma ormai sembra che tutti le abbiano adottate, facciamo il punto sulla loro utilità
Era il 2019 quando Remco Evenepoel stupì il mondo degli appassionati di ciclismo con una soluzione molto originale: le leve freno all’interno. Infatti sino ad all’ora le leve del freno e del cambio nelle bici da corsa venivano posizionate in maniera parallela alla piega bassa del manubrio. Il belga, però, tre anni fa fece posizionare le leve della sua bicicletta piegandone la punta verso l’interno del manubrio. Grazie a questo accorgimento il corridore della Quick-Step Alpha Vinyl Team riuscì ad adottare una posizione in sella straordinariamente aerodinamica. In poco tempo sulla scorta del fortissimo ciclista belga in molti hanno copiato questa soluzione, ma siamo sicuri che sia utile anche per gli amatori?

Leve freno all’interno: i vantaggi
Il primo, evidente vantaggio, rispetto al posizionamento tradizionale delle leve è aerodinamico. Infatti le leve freno all’interno consento di essere più “raccolti” sulla bicicletta e, dunque, di dare al vento una minore sagoma contro cui applicare resistenza. Di solito, per avere una posizione così efficiente dal punto di vista aerodinamico, i ciclisti erano costretti a impugnare il manubrio nella parte bassa. Però l’impugnatura tradizionale presentava degli inconveniente. Innanzitutto le mani erano lontane dai freni. In caso di emergenza, dunque, si potevano perdere preziosi secondi per lasciare la piega e impugnare i freni. Con la soluzione alla Evenepoel, invece, si hanno sempre le mani pronte a frenare. Inoltre con l’impugnatura tradizionale, qualora si fosse voluto tenere le dita sulle leve del freno, non ci sarebbe stato un giusto allineamento tra braccio e polso con possibilità di fastidiosi formicolii e infiammazioni ai tendini del polso.

Gli svantaggi delle leve freno all’interno
In realtà non è tutto oro quello che luccica. Le leve freno all’interno, infatti, presentano anche degli svantaggi, soprattutto dal punto di vista biomeccanico. Questa soluzione, infatti, presuppone non solo che le leve siano rivolte verso l’interno del manubrio ma che siano anche più alte rispetto al manubrio stesso. Qualora ci fosse troppo dislivello tra manubrio e parte alta della leva, il polso del ciclista rimarrebbe piegato a lungo. Il mancato allineamento tra avambraccio e polso darebbe effetti simili a un’impugnatura bassa troppo prolungata. Bisogna dunque cercare di tenere le leve il più in basso possibile per prevenire l’insorgenza di tecnopatie.

Le leve all’interno servono davvero?
È una domanda alla quale non è semplice rispondere. Di certo non bisogna estremizzare il posizionamento delle leve né verso l’interno né, soprattutto, verso l’alto. La cura della posizione in bici non va curata solo per l’ottenimento di performance migliori, ma innanzitutto per evitare l’insorgenza di patologie muscolo-scheletriche. Per questo, gli amatori (anche quelli evoluti) dovrebbero evitare un posizionamento delle leve freno all’interno molto accentuato. Mentre un leggero rientro sembra essere la soluzione giusta per coniugare aerodinamicità e reattività di guida.
Francesco Papa