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Dopo 50 anni dall’ultimo successo italiano, sull’Isola di Man si innalza ancora una volta la bandiera tricolore sul podio.

Francesco Curinga, classe 1985 di Badalucco (Imperia), ha cominciato a sviluppare la sua passione per le 2 ruote a 3 anni con la sua prima moto, una SWM.
La passione per le Road Races nasce in parte dalla mancanza di piste nella zona dove è cresciuto. I tragitti di montagna diventarono così il suo habitat naturale dove poter imparare ad andare in moto sempre meglio e sviluppando la tecnica.
Suo padre veniva da un’esperienza di circuiti cittadini e suo zio era un pilota Rally. In due parole, Francesco è cresciuto a pane e motori.
Andare a vedere le corse in salita accresce la passione in lui e la ricerca continua di stimoli lo porterà a diventare uno dei piloti di riferimento nel panorama delle corse su strada in Italia ed all’estero.
Agonisticamente la sua carriera inizia nel 2001, 3 anni dopo la scomparsa di suo padre, cercando di portare avanti un progetto mai partito con lui. Ed è così che alla San Romolo Francesco Curinga fa il suo debutto nel mondo delle Road Races.
I primi 3 anni di carriera lo vedono alternarsi tra CIVS e MES, poi il Ninja Trophy (abbandonato a causa dei costi elevati).
Arriviamo quindi al 2006, dove il suo impegno negli anni a venire diventa unicamente rivolto al CIVS e al HCRR contro avversari del calibro di Stefano Nari e David Lignite. Conquisterà il titolo di Campione Italiano negli anni 2003-2006-2009-2010-2014-2015-2016 e quello di Campione Europeo negli anni 2014-2015-2016-2017.
Uno davvero niente male il Curinga…

Poi il sogno di una vita: correre sull’Isola di Man, il leggendario tracciato cittadino.
Al Manx GP ci arriva nel 2017, debuttando con la Honda CBR600 RR, che lo vedrà 6° nei Newcomer e 20° nella Junior. Nel 2018 con la stessa moto migliorerà il risultato ottenuto un anno prima, andando a piazzarsi 8° nella Junior e nella Senior.
Il 2019 lo vede impegnato sia nella 600 che nella Lightweight, dove con la Paton segnerà il record della categoria sul giro.
Si arriva a quest’anno al 2022, dopo 3 anni di fermo sull’isola dovuti al Covid, dove nella classe Lightweight riesce a vincere sempre su Paton con record sia sul giro che in gara sui 4 giri (19 minuti e 26 secondi sul giro ed 1 ora e 19 minuti sul totale di gara), il tutto affidato ad un Team di primissimo ordine, quale l’ILR (al rifornimento l’amico di una vita Stefano Bonetti ed alle segnalazioni Enrico Repetti e Alessandro Frabetti).

Dietro le quinte, la sua famiglia con sua moglie Serena Biagioni e suo figlio Vincenzo con il supporto da casa a coordinare il tutto e tutti gli sponsor che lo hanno assistito nell’impresa.
Diventa così il primo Italiano a vincere sull’Isola di Man dopo l’eterno Giacomo Agostini e, come Mino, lo fa su una moto italiana.
Una vittoria tutta tricolore che gli italiani appassionati di questo sport aspettavano da 50 anni sull’Isola di Man. E Francesco Curinga è finalmente riuscito nell’impresa!!!

La prospettiva per il futuro al momento è quella di correre nuovamente alla North West, fare altre Road Races Irlandesi e perché no… partecipare alla corsa delle corse, il TT.
Ma Francesco non vuole farlo tanto per: adora le competizioni e vuole fare risultato, altrimenti tanto varrebbe fare lo spettatore. Un conto è partecipare, un conto è fare le cose per bene.
La mentalità da vero campione porta a migliorarsi sempre e comunque. Mai pensare di essere all’apice. Come recita il suo tatuaggio, “Never look back”.
Speriamo di poterlo vedere presto a giocarsela con i mostri sacri.