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L’ex neroazzurro nonchè campione del mondo Marco Materazzi parla di padel, da imprenditore quale è insieme al socio Andrea Barzagli
Ieri si è giocata la prima fase degli spareggi mondiali che ha visto l’Italia fronteggiare e venire clamorosamente sconfitta dalla Macedonia. Ne ha parlato l’ex azzurro Marco Materazzi che ha inoltre approfondito la sua nuova passione, diventata oltretutto anche occupazione: il padel.
Materazzi ha parlato infatti del centro sportivo che ha aperto nella sua Perugia:
“Ho un centro sportivo, insieme ad Andrea Barzagli, con 17 campi. Il padel ti tiene in condizione e non ti annoia. Poi è molto competitivo, per questo attualmente lo preferisco rispetto alle altre attività. Se vado in palestra? Molto poco…”
Per uno sportivo è importantissimo alimentarsi correttamente, l’ex nerazzurro questo lo sa anche se ammette di non essere troppo attento a questo specifico particolare:
“Non sono particolarmente attento alla dieta, ma non vorrei perdere la forma fisica come è successo a molti ex calciatori. Provo a mangiare bene, ma c’è un piatto a cui non so resistere: la pasta!”

Le parole di Materazzi circa la partita sono l’esatta dimostrazione di ciò che è mancato alla nostra nazionale, che di fronte alla difficoltà nell’ultimo passaggio e, di conseguenza, nella finalizzazione, non si è affatto esaltata, andando in confusione e concedendo a tempo scaduto un gol che suona come un’incredibile beffa.
“Dovremo puntare sulla testa. L’Italia deve sentirsi forte e non deve mostrare debolezze, anche perché ci ha abituato ad esaltarsi nelle difficoltà. Mi auguro che possa andare come agli Europei…”
A descrivere il Materazzi appassionato di padel ci aveva pensato Lorenzo Tarpani, ex calciatore, in occasione dell’apertura del centro sportivo di Perugia:
“Marco è un grande appassionato di padel, giochiamo spesso insieme. Agli occhi degli scettici potrebbe apparire come un giocatore di calcio che gioca a padel solamente per togliersi uno sfizio, per inseguire una moda. Invece non è così, Marco entra nella gabbia perché è attratto dalla gabbia. E’ un grande difensore anche in questa disciplina di cui conosce alla perfezione regole e tattiche, gioca molto bene in parete, sfrutta i vetri come pochi, è difficilissimo fargli punto. Preferisco averlo come compagno che come avversario, è un osso duro.”
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Tommaso Serena