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Nicolò Martinenghi è campione del mondo dei cento rana e la vittoria iridata è arrivata con un crono che gli è valso il record italiano
Il movimento italiano di nuoto sta davvero attraversando un periodo incredibilmente fiorente ed oggi lo ha dimostrato uno dei diamanti più brillanti della squadra azzurra, Nicolò Martinenghi. L’atleta di Varese ha trionfato ai mondiali di Budapest (che è subentrata a Fukuoka, posticipata al 2023, come città ospitante) nei 100 rana.
Certo non si può non citare l’assenza del super favorito, il britannico Adam Peaty, out per infortunio, ma ciò non toglie minimamente rilievo all’impresa di questo ragazzo di soli ventitré anni, capace di laurearsi campione del mondo.
Una vittoria che era scritta già dalle semifinali, quando l’atleta azzurro ha staccato il pass per la finale con il miglior crono, chiudendo poi la stessa finale con un mostruoso 58”26, che vale il record italiano.
Nicolò però non è apparso soddisfatto al cento per cento, proprio a causa del crono:
“Sono molto contento anche se mi aspettavo qualcosa in meno a livello cronometrico. È un’emozione allucinante. È una gara calcolata esattamente. Sapevo che eravamo in tre allo stesso livello e la testa, la concentrazione, la determinazione sono state risolutive per il successo. Era la mia prima finale individuale mondiale, sono riuscito a mettere la mano davanti ed è esaltante. Sono molto contento di aver messo in pratica tutto quello che ho imparato in questi anni”.

La grande umiltà e la continua ricerca della perfezione, in maniera maniacale e quasi ossessiva, da parte del ragazzo sono la dimostrazione che questa medaglia non sarà altro che un punto di partenza in ottica prossima Olimpiade.
Perché se a Tokyo era riuscito a salire sul podio ma solo sul gradino più basso, ai prossimi giochi a cinque cerchi a Parigi l’obiettivo sarà quello di migliorare il posizionamento, limando il più possibile il distacco con il fuoriclasse Adam Peaty.
Martinenghi ha poi concluso:
“Sul podio mi stavo rendendo conto di quanto valga quest’oro mondiale. Lo sognavo da tanto. Riuscire a gestire la finale, malgrado non sia nelle migliori condizioni, è una soddisfazione immensa. I risultati alle Olimpiadi, alle rassegne internazionali in corta mi trasmettono sempre maggiore convinzione ed è bello essere considerato tra i protagonisti più attesi.”
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Tommaso Serena