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Noemi Plankensteiner è uno degli astri nascenti della MTB italiana
Noemi Plankensteiner è una delle speranze azzurre della Mountain Bike. Nelle categorie giovanili è riuscita a ottenere risultati importanti come un Campionato Italiano Eliminator e un Campionato Europeo nel Team Relay. Il prossimo anno sarà quello dell’esordio nella categoria Under 23. L’abbiamo raggiunta per parlare con lei di questo splendido sport.
Sei giovanissima ma hai dalla tua un palmares che farebbe invidia a molti. Campionato italiano Eliminator, campionato europeo nel team Relay. Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Adesso il mio obiettivo è quello di preparare al meglio la prossima stagione. Sarà il mio primo anno nella categoria U23 e dovrò confrontarmi con avversarie che hanno molta più esperienza di me. Per prima cosa voglio fare tante nuove esperienze e gareggiare senza pressione.
Come nasce la tua passione per la MTB?
Quando ero piccola i miei genitori andavano spesso in bici e così, ad una certa età, hanno portato anche me. Quando avevo circa otto anni ho partecipato per la prima volta a un allenamento di una squadra MTB vicino a casa mia. Ho fatto subito amicizia con altri giovani “biker” e dopo poco tempo ho sviluppato una vera e propria passione per questo sport.
Oltre al titolo italiano e a quello europeo, qual è stato il risultato al quale sei più legata?
Sicuramente il Campionato Italiano di MTB nel 2018 a Chies d’Alpago, dove ho vinto la mia prima maglia tricolore. Desideravo molto questa vittoria e ancora oggi mi ricorda di cosa sono capace.
Per ottenere risultati in Mountain Bike, oltre all’allenamento cardiovascolare, è necessario fare dei lavori specifici?
Sicuramente sì. A parte l’allenamento cardiovascolare tanti ciclisti professionisti fanno lavori in palestra svolgendo esercizi di potenziamento specifici. Una buona preparazione mentale e una buona tecnica di guida sono altri fattori fondamentali per migliorare la prestazione in gara.
Cosa consiglieresti a chi voglia iniziare a praticare MTB? È possibile iniziare da soli o è sempre consigliabile affiliarsi ad una squadra?
Dipende sempre dall’età. Soprattutto per i giovani ragazzi l’allenamento in MTB è molto più divertente insieme ai coetanei. Se fai parte di una squadra hai molta più motivazione ed impari più facilmente. Alle persone che vogliono iniziare a praticare MTB consiglierei di essere pazienti. All’inizio questo sport può sembrare troppo faticoso. Dopo qualche uscita in bici, però, la condizione migliora e cosi aumenta anche la gioia di pedalare.
Oltre a correre in Mountain Bike, cosa ti piace fare? Quali sono le altre tue passioni?
Quando finiscono le competizioni di MTB mi dedico a tanti altri sport. Vado in montagna o faccio corsa. D’inverno poi pratico sci di fondo e sci alpinismo, che sono una buona preparazione per le gare estive. Soprattutto nei mesi freddi cerco di recuperare le energie. Metto la bici da parte e libero la mente dalle competizione sportive. Oltre all’attività sportiva suono da dieci anni il pianoforte.
Ora facciamo un gioco. Chiudi gli occhi e immagina la piccola Noemi che si appresta a dare il suo primo colpo di pedale. Cosa le diresti? A lei e a tutti i bambini che si affacciano a questo sport.
Mettiti in sella, divertiti e pedala senza pressione. La bici ti regalerà tantissimi soddisfazioni ed esperienze indimenticabili!
Francesco Papa