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Pablo Lima e Franco Stupaczuk, hanno conquistato la semifinale del major parigino che li vedrà fronteggiare la coppia Galan-Lebron
Abbiamo parlato, settimana scorsa, dell’importanza di questo major di scena a Parigi, davanti al pubblico del Roland Garros. Ebbene questa suggestiva cornice è stata teatro di una singolare storia, quella di Lima, giocatore non più giovanissimo che però è riuscito ad ottenere uno dei più considerevoli risultati della sua lunga carriera. Ha infatti dichiarato non senza emozionarsi:
“Un sogno, anche perché questo è un torneo che i brasiliani storicamente seguono sempre moltissimo. Incredibile pensare che adesso ci sia io qui a giocare, sicuramente è uno dei punti più alti della mia carriera ed è meraviglioso essere arrivato fino alle semifinali.”
Il trentacinquenne di Porto Alegre è apparso entusiasta a trecentosessanta gradi, come dimostra il continuo delle sue parole:
“Per tutti noi è la prima volta in questo contesto così suggestivo e di conseguenza la motivazione generale è davvero molto alta. Nei quarti di finale abbiamo usato tante energie, sia fisiche che nervose, ma avremo un giorno di tempo per recuperare. Credo che tutti i giocatori del torneo stiano realizzando un sogno giocando qui. Tutti sono super entusiasti perché è un luogo che mai si sarebbe potuto immaginare. Se me lo avessero detto qualche anno fa, che sarei arrivato a giocare al Roland Garros grazie al Padel, avrei risposto ‘è impossibile’. È fantastico e personalmente credo di non aver ancora realizzato completamente ciò che stiamo facendo.”

Nel frattempo gli avversari Galan e Lebron hanno spiegato come per loro sarebbe di grandissima importanza e di enorme prestigio trionfare proprio nella casa adottiva di Rafa Nadal, che negli anni così tante volte lo ha visto trionfare:
“Ormai questo sport è entrato nel cuore della gente, quando abbiamo iniziato eravamo due bambini pieni di sogni che volevano diventare padelisti. Ora siamo sul centrale del Roland Garros. Giocare in casa di Rafa? Se ci pensiamo ci viene la pelle d’oca, è una motivazione in più, ma dobbiamo mantenere la calma.”
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Tommaso Serena