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A poca distanza da Trieste vi è il circuito croato di Grobnik, Grobnico in italiano, il quale rappresenta non solo un autodromo ma qualcosa in più data la location e le vicissitudini storiche che ne hanno portato alla costruzione. Pista relativamente recente, inaugurata infatti nel 1978, l’Automotodrom Grobnik, così si chiama ufficialmente, rappresenta un punto di riferimento automobilistico per tutti gli appassionati della regione, italiani compresi vista la vicinanza. Tecnicamente è un buon circuito lungo poco più di 4 km con alcuni interessanti saliscendi ed ha ospitato fino al 1990 il GP motociclistico di Jugoslavia e, sul finire degli anni ’90, gare per vetture turismo progenitrici del WTCC.

Qua si respira la storia del motorpsort visto che la pista di Grobnik sostituì il mitico circuito stradale di Abbazia il quale vide la luce nel 1939, con il nome di “Circuito del Carnaro”, rimanendo un punto di ferimento motoristico fino al 1977 quando, ritenuto troppo pericoloso, venne completamente dismesso. La pista di Abbazia, chiamata “Opatija Circuitvi” dal 1946, è ancora oggi ricordata come la Monte Carlo dell’Adriatico grazie ai meravigliosi paesaggi che sapeva offrire e, al pari di Grobnik, ha ospitato il motomondiale, oltre a gare di F3 tra le altre.
Dal canto suo Grobnik, non essendo un circuito stradale, non può essere paragonato al tracciato monegasco, ma è comunque dotato di un fascino particolare che gli permette di essere definito come “La bellezza di Grobnik”.