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Anche a stagione avanzata, un’escursione a media-alta quota potrebbe facilmente portarci a incontrare tratti innevati, più o meno lunghi, più o meno ripidi e con neve più o meno dura.
Tratti che potrebbero legittimamente metterci in difficoltà, e anche costringerci a fermarci. Per poter proseguire in sicurezza, è infatti necessario essere dotati di piccozza, e preferibilmente anche di ramponi.
Valutare la situazione
Naturalmente, di fronte a tratti innevati ben pistati, non ripidi e con neve non dura, i problemi sono pressochè nulli. Il discorso cambia radicalmente nel caso di tratti innevati ripidi, in cui un’eventuale caduta potrebbe portare ad acquistare velocità, con tracce poco evidenti e neve dura. In questi casi, il possesso della piccozza è del tutto indispensabile per poter proseguire in sicurezza. Dando ovviamente per scontato di indossare buoni scarponi con suola ben scolpita, meglio se semirigida (rigida sarebbe l’ideale).

In caso di neve particolarmente dura, anche non necessariamente ghiacciata, la suola degli scarponi potrebbe però non fare alcuna presa, per cui è necessario indossare anche i ramponi. Senza tuttavia dimenticare che in estate abbiamo il vantaggio delle temperature: un tratto di neve dura come il marmo il mattino presto, potrebbe diventare tranquillamente “camminabile” solo poche ore dopo, grazie al potente irraggiamento solare.
Scegliamo gli attrezzi
Considerato che non si prevede un uso alpinistico della piccozza, quanto piuttosto un utilizzo escursionistico e occasionale, conviene orientarsi su modelli relativamente lunghi (non meno di mezzo metro e a manico diritto) in modo da poterla usare con facilità in appoggio laterale.
Riguardo ai ramponi, privilegiare la semplicità e facilità di montaggio, acquistando comunque modelli con punte frontali: prima o poi potrebbero tornare utili. Ricordarsi, inoltre, che i ramponi possono essere montati solo su scarponi a suola rigida o semirigida: conviene quindi verificare questo aspetto in sede di acquisto. Con un suggerimento banale, ma non scontato: provare e regolare i ramponi sui propri scarponi comodamente a casa, per non ritrovarsi con i ramponi “fuori misura” nel mezzo di un’escursione.

Alcuni consigli di utilizzo
Ai nostri fini, l’uso della piccozza e sostanzialmente simile sia che si usino o non si usino i ramponi.
In una traversata orizzontale, la piccozza è impugnata dalla mano a monte, in appoggio, infilando il puntale nella neve. Dovendoci invece muovere in pendenza, come consigliato anche dal Club Alpino Italiano, è preferibile procedere col cosiddetto “movimento incrociato”: si muovono in sequenza, o simultaneamente, braccio sinistro – gamba destra oppure braccio destro – gamba sinistra, in modo da ottimizzare la stabilità del corpo. I movimenti, come detto, possono essere simultanei (su terreno facile) o non simultanei (terreno difficile) in modo da avere, in questo caso, sempre tre punti di appoggio.
Nello specifico, i ramponi si utilizzano “a punte piatte”, con la piccozza utilizzata, come già accennato, “di punta”, piantando il puntale nella neve, per migliorare l’equilibrio. Ricordarsi inoltre di camminare “a gambe larghe” per non inciampare.
Come frenare una caduta
Infine, conviene apprendere una preziosa tecnica di frenaggio e arresto di una caduta accidentale: iniziando a scivolare sul pendio nevoso, alzare immediatamente i piedi (specie se ramponati) per evitare pericolose capriole, e frenare immediatamente la scivolata piantando con tutto il proprio peso, e con entrambe le mani, la becca della piccozza nel pendio nevoso. Fidatevi, funziona.
Se poi l’esperienza con “piccozza e ramponi” vi sarà piaciuta, vorrete “qualcosa in più”, in termini di pendenza e lunghezza: in questo caso, per apprendere le nozioni di base di arrampicata su neve e ghiaccio, consigliamo vivamente di partecipare a uno dei tanti corsi organizzati nelle nostre provincie montane.