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L’ex stella del tennis azzurro Nicola Pietrangeli si scaglia contro il padel seppur ironicamente: per lui incentiva la mediocrità
Nicola Chirinsky Pietrangeli è unanimemente considerato uno dei più grandi tennisti italiani di sempre. Recentemente è stato intervistato circa un argomento che spesso viene accostato al tennis, ovvero il padel. Ebbene Pietrangeli ha dato un’interpretazione del tutto originale dello sport in questione, sottolineandone i pregi che però, per sportivi di altissimo livello come lui, possono risultare uno svantaggio.
La giocabilità della pallina che nel padel, soprattutto a livelli bassi, risulta viva più a lungo, garantisce la possibilità anche ai meno talentuosi di rispondere, partecipando maggiormente al gioco.
Ecco le sue parole:
“Sono obbligato a fare una battuta, però sia ben chiaro che è una battuta. Il padel è il trionfo delle pippe, perchè anche gli scarsi si divertono. Questo è molto importante perché non c’è dubbio che uno che gioca male a padel si diverte di più di uno che gioca male a tennis. È Chiaro che con ciò io stia facendo i complimenti al padel, perchè è pur vero che il giocatore scarso di tennis la palla non la tocca mai, non si diverte. Intanto qui le distanze sono molto più brevi, la palla arriva e provi a tirare delle grandi bombe, che poi grandi bombe non sono.”

Il tennista italiano, unico in carriera a trionfare per ben due volte in un grande Slam, Roland Garros per la precisione, nonostante un ranking che non lo ha mai visto superare la posizione numero tre, ha le idee chiare su quali siano gli aspetti che hanno reso il padel ben più accattivante del tennis.
Quello che per lui è un limite, visto il talento che lo ha sempre accompagnato, risulta un importante plus in termini di giocabilità per gli amatori: tutti, a prescindere dalla dimestichezza che hanno con una racchetta da padel, possono essere in grado di gestire uno scambio di più colpi.
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Tommaso Serena.