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La filosofia del team Alemoto Corse è strettamente legata all’insegnare ai giovanissimi
Alessandro Loprevite è sato il fondatore del team Alemoto Corse e, pur non sedendo più nel consiglio direttivo, guidato dalla moglie Loredana Durzo che ne è presidente, ne è ancora il cuore pulsante. Alemoto Corse si distingue per la grande attenzione alla didattica della moto, e non solo di quella, verso i giovanissimi. E quest’attenzione viene tutta dalla passione che ha Alessandro per l’insegnamento dei “rudimenti” dell’andare in moto.
Alemoto Corse, tutto iniziò nel 2000…

“La nostra sede legale è a Cornaredo ma le moto sono nella sede operativa di Settimo Milanese. – Attacca a raccontare Alessandro. – Il tutto comincia nel 2000 dalla mia grande passione per le moto. Iniziai allora con il Team Daverio Formula, lavorando per loro come meccanico nel Campionato italiano e nel mondiale supermotard. Lavorare sulle supermotard mi piacque davvero tanto e volli capire cosa provavano i piloti a guidare quel tipo di moto. Così affiancai alla carriera di meccanico una “piccola” carriera da pilota di supermotard per poi passare alla velocità su delle Ducati e delle Aprilia. Pian piano sono diventato un punto di riferimento seguendo come tecnico le Aprilia SXV nel mondiale. E’ stato allora, nel 2008, che ho fondato Alemoto.com, un’esperienza che si è chiusa dopo due anni. Però, proprio in quel periodo, portai avanti un progetto con il Politecnico di Milano: una sorta di “moto student” di oggi. Con 60 ragazzi del Politecnico progettammo una moto che partecipò a una gara sul circuito di Franciacorta e riuscì ad arrivare al traguardo, sotto la bandiera a scacchi. Fu una gran soddisfazione. Nel 2016 ho “rifondato” Alemoto Corse per far gareggiare giovani piloti su pit bike e minimoto. Oggi mi limito a fare l’istruttore per questa realtà e per altre”.
L’importanza della didattica

Perché date così tanta importanza alla didattica della guida e della meccanica? “In effetti, tutti i corsi che svolgiamo come team Alemoto Corse hanno una base tecnica. L’intento è trasferire ai ragazzi le sensazioni che provo io quando guido ma questo può essere possibile solo se si conosce a fondo la moto. Così, invito i ragazzi in sede per fare manutenzione sul loro veicolo e cerco di trasferire loro tutto quello che può essere utile conoscere. E poi c’è la pista, dove li porto a provare. L’obiettivo finale è avere dei piloti intelligenti. Non guardiamo tanto alla prestazione assoluta ma al fatto che capiscano quello che stanno facendo. I bambini, ad esempio, vanno velocissimi ma non so se capiscono esattamente quello che stanno facendo. Invece, noi cerchiamo di approfondire tutti gli aspetti del guidare, compresa la sicurezza. In generale, i partecipanti ai corsi vanno dai 5 anni alla maggiore età. E c’è anche qualche adulto”.
Voi date importanza anche alla preparazione atletica. “Non teniamo degli allenamenti continuativi ma uno dei nostri istruttori, Dario Ciardelli, ha una preparazione in tal senso ed è incaricato di gestire l’attività fisica sia per chi corre con pit bike e motard, sia per chi lo fa con i go kart. Insegniamo anche principi d’alimentazione”.
Alemoto Corse fra Cnv e obiettivi futuri

Voi partecipate al Cnv MotoAsi Selettiva Nord con delle minigp e delle pit bike. Con quali obiettivi? “L’obiettivo nel Cnv MotoAsi è fare bella figura. Abbiamo partecipato a diversi campionati minori e mia figlia Vanessa ha anche vinto ma passare al Cnv vuol dire affrontare qualcosa di più impegnativo e, se raccoglieremo un decimo posto o giù di lì, sarà come aver vinto. Non sempre e non tutti i nostri piloti parteciperanno a tutte le giornate di gara. Quello che chiediamo loro è di imparare e di prendere confidenza con piste più veloci. Tra le pit bike schiereremo sicuramente al via Vanessa Loprevite e Dario Natale e forse ci saranno anche Chiara Caprino e Davide Panzilio. In minigp toccherà a Matteo Isaia, Andrea Signorini e Mattia Cantalupi”.
Quali sono gli obiettivi futuri del vostro team? “Aggiungere tecnica e allenamenti su moto a ruote grandi oltre alle minimoto e alle pit bike. Ancor più importante, sviluppare meglio la nostra scuola di mini go kart che per ora ci impegna solo il sabato per un’ora. Forniamo i kart ed è molto “primi passi”. L’anno scorso avevamo sette bambini. Quest’anno dovremmo ingrandirci, sempre tenendo d’occhio, per quanto possibile, l’economicità”.