Share This Article
La prima E-Bike risale al dopoguerra
Ormai le biciclette elettriche sono diffusissime. Negli ultimissimi anni, infatti, la vendita delle E-Bike cresce a ritmi esponenziali. Per avere un’idea di questo fenomeno basta considerare che nel 2020 le bici a pedalata assistita vendute sono cresciute del 44% rispetto al 2019. Sembra che questo tipo di biciclette stiano diventando pian piano le preferite degli italiani. Ma se l’ingresso nel nostro mercato in maniera così evidente delle bici elettriche è relativamente recente, l’invenzione delle ebike risale al secolo scorso. Scopriamo infatti quando è nata la prima bicicletta elettrica.
La prima bicicletta elettrica a tre ruote
Il primo esperimento di bici elettrica fu in realtà un triciclo. Era il 19 aprile 1881, infatti, quando Gustave Trouvè, un ingegnere francese, realizzò un prototipo di mezzo a tre ruote spinto da un piccolo motore elettrico. Il francese, però, era troppo in anticipo rispetto ai tempi e purtroppo la sua invenzione fu sottovalutata e cadde nel dimenticatoio. Trouvé, comunque, diede il la a una storia lunga e travagliata. Solo qualche anno dopo, precisamente nel 1895 nacque il concetto di pedalata assistita. A idearlo fu questa volta uno statunitense, Ogden Bolton Jr, che costruì una bicicletta con motore posteriore da azionare solo quando il ciclista ne sentiva il bisogno per avere una pedalata più potente. Anche Bolton però non fu preso in considerazione dai produttori, ma di certo la storia recente gli ha dato ragione.
La prima bicicletta elettrica prodotta della storia
Il brevetto di Bolton fu perfezionato da vari inventori tra cui Libbey che brevettò una bicicletta alimentata da motori gemelli con controllore dei motori stessi con lo scopo di assistere la pedalata in salita. Questi esperimenti americani vennero presi a modello nel vecchio continente. In particolare Benjamin Bowden, ingegnere britannico, riuscì nel 1946 a lanciare sul mercato la sua Spacelander. Si trattava della prima bicicletta elettrica venduta su larga scala. Un modello molto avveniristico. Un telaio estremamente aerodinamico con un motore a batteria addirittura in grado di ricaricarsi in fase di discesa e quindi poter garantire una spinta assistita in salita.
Francesco Papa