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Quattro chiacchiere con il leader della S1 Under del Cnv MotoAsi Selettiva Nord
A una sola gara dalla fine del campionato, Roberto Bresciani guida la classifica del Cnv MotoAsi Selettiva Nord nella categoria pit bike S1 Under, la più competitiva di questo trofeo. Siamo andati a conoscere questo 40enne ravennate che si presenta regolarmente in pista accompagnato dal piccolo Mattia, cinque anni, che è la gioia di papà Roberto e che immancabilmente sale sul podio reclamando, giustamente, la coppa tutta per lui.
Ho iniziato tardi a correre

Roberto, cominciamo a dire che il legame tra te e le moto si è sviluppato piuttosto tardi, rispetto alla media della maggior parte dei piloti ma non per questo non ti ha regalato soddisfazioni. “La mia prima gara risale al 1999 e avevo già diciassette anni. Correvo nel Trofeo Aprilia. Prima non mi sono mai potuto permettere di dedicarmi al motociclismo: niente minimoto o minigp. Sappiamo tutti che questo è uno sport costoso fin da subito e la mia famiglia non era in grado di supportarmi. Così, a diciassette anni, con i soldi frutto del mio lavoro, mi sono riuscito a iscrivere al Trofeo Aprilia. In quel primo anno arrivai sempre a metà gruppo. L’anno dopo, invece, ero sempre nelle posizioni di testa. Il fatto di andare così bene mi fece trovare sponsor e persone che mi aiutarono a continuare a correre. Certo, sapevo benissimo che, a parità di talento, le chance migliori le avrebbe avute uno più giovane ma a me andava già bene così. Ho continuato per qualche anno finendo la mia carriera di pilota professionista correndo nella 600 Supersport del Civ. Dopodiché ho iniziato a lavorare in altri settori”.
Nel 2020, salgo su una pit bike

E alle pit bike come ci sei arrivato? “Come dicevo, stavo facendo tutt’altro ma nel 2020 alcuni amici mi hanno convinto a provare una pit bike. Mi sono subito divertito tantissimo e ho deciso di acquistarne una di seconda mano e di iscrivermi al mio primo campionato: la 12 Pollici Italian Cup. Ci ho corso anche nel 2021 ma quest’anno sono passato al Cnv. Oltre a gareggiare, con il mio team Braam assisto anche Claudio Fenu che corre anche lui in S1 Under ed è un esordiente assoluto. Nel 12 Pollici seguiamo, oltre allo stesso Fenu, anche Bryan D’Onofrio e suo fratello Kevin che ha iniziato quest’anno ed è alle prime esperienze. Poi ci sono altri tre piloti nella 12 pollici Italian Cup che sono nell’orbita Braam e formano una sorta di “team satellite”: Gianluca Ferro nella S2 Over; Christian Sartoni nella S1 Over e Gabriele Farolfi nella S2 Under. Come team Braam cerchiamo di avere con noi piloti competitivi per arrivare davanti e fare capire che siamo forti e affidabili”.
Obiettivo numero uno: far crescere l’azienda

Insomma, tu sei il “signor Braam”… “Il team, in realtà, è una branca dell’azienda Braam che si occupa a 360 gradi fornire servizi ai piloti delle moto con “ruote piccole”: banco prova motori, manutenzioni, riparazioni, trasformazioni, assistenza tecnica in pista, pneumatici, corsi di guida, ecc.… tutto quello che può servire”.
Tornando al Cnv Selettiva Nord, ti aspettavi di essere davanti? “Sinceramente no. Non conoscevo il campionato venendo dalla 12 Pollici Italian Cup. Ho partecipato anche per far conoscere la mia azienda. Ed è vero quando ci s’iscrive a un campionato, lo si fa con l’idea di vincere ma abbiamo scoperto solo durante la stagione agonistica che potevamo essere realmente competitivi. Tra l’altro, sono in testa dalla prima gara: un risultato che mi ha sorpreso piacevolmente”.

Programmi per il prossimo anno? “Far crescere Braam. Credimi, non è stato facile cambiare lavoro e aprire questa esperienza in un mondo sportivo così di nicchia, quindi ci tengo tantissimo che l’azienda cresca bene. Per ora, devo dire che stiamo raccogliendo buoni risultati sportivi e noto che tanti piloti ci stanno guardando con attenzione. Dal punto di vista personale, spero di poter continuare a correre e se potrò, continuerò nel Cnv. Ma è indubbio che Braam, in questo momento ha la priorità su tutto”.