Molti escursionisti, a un certo punto, “vogliono qualcosa in più”, soprattutto in termini di difficoltà del percorso e di esposizione verso il vuoto.
Un desiderio che li porterà ad affrontare sentieri classificati “EE – Escursionisti Esperti”, e poi, in successione, i cosiddetti Sentieri attrezzati e le più difficili Vie ferrate. In questa sede, vogliamo focalizzarci proprio sui Sentieri attrezzati, ovvero il “primo passo” oltre il semplice escursionismo.
Cosa sono i Sentieri attrezzati
La differenza tra Sentieri attrezzati e Vie ferrate è sottile, ma sostanziale:
- se a una Via ferrata togliessimo tutte le attrezzature artificiali (catene e corde fisse in acciaio, gradini artificiali, scalette a pioli etc.), la salita richiederebbe la conoscenza e l’utilizzo di tecniche alpinistiche di arrampicata in cordata (o a corpo libero);
- viceversa, se a un Sentiero attrezzato togliessimo tutte le attrezzature artificiali, la salita non richiederebbe tecniche alpinistiche di arrampicata in cordata, ma semplicemente attenzione, piede fermo, assenza di vertigini e una buona esperienza escursionistica.
Le attrezzature artificiali di un Sentiero attrezzato non hanno quindi la funzione di “consentire” la salita, ma solo di renderla più facile e sicura, specie in relazione all’esposizione e a condizioni avverse (ad esempio, terreno bagnato e scivoloso).

Non tutti i Sentieri attrezzati sono uguali
Esistono Sentieri attrezzati in cui sono presenti solo pochi metri di corde fisse, utili ma non certo indispensabili, mentre altri in cui i tratti attrezzati sono numerosi, di buona lunghezza ed esposizione, che richiedono molta attenzione.
Nel primo caso, le difficoltà saranno prettamente escursionistiche, e sarà pressochè inutile utilizzare il cosiddetto “kit da ferrata” (imbracatura, dissipatore di energia e doppio cordino con moschettone), mentre nel secondo caso l’utilizzo del kit, nonché del casco, saranno d’obbligo.
Al fine di evitarci sgradite sorprese, è quindi indispensabile informarsi preventivamente sulle caratteristiche del Sentiero attrezzato che si vorrà percorrere, grazie anche a ottimi siti presenti in rete.
Nell’affrontare questa nuova esperienza, non possiamo che consigliare un approccio graduale, se possibile in compagnia di amici più esperti, evitando di bruciare le tappe.

Alcuni pratici consigli
Avendo anche solo una mezza idea di affrontare un Sentiero attrezzato, conviene comunque portare nello zaino il kit da ferrata, tenuto conto anche della sua leggerezza: meglio portarlo per niente che non portarlo e averne bisogno. E, in qualsiasi tratto attrezzato anche solo minimamente esposto o problematico, non esitare a indossarlo e a usarlo, anche se altri escursionisti dovessero passare senza.
Specie se alle prime esperienze, percorrere i Sentieri attrezzati solo in salita: in discesa le difficoltà inevitabilmente saranno maggiori, e magari inaspettate.
Evitare di affrontare questi percorsi in presenza di un “rischio temporale”: le attrezzature artificiali metalliche (corde, catene, scalette etc.) si trasformerebbero in pericolosissimi “attira fulmini”, specie per percorsi in cresta.

Parimenti, evitare di intraprendere il percorso in caso di forte affollamento, per l’inevitabile rischio di caduta sassi, specie se lo sviluppo del sentiero fosse prevalentemente verticale. Meno problemi ci saranno per percorsi in cresta, ovvero ad andamento prevalentemente orizzontale.
Infine, una raccomandazione per un “set di sicurezza” che si userà una volta ogni dieci anni, ma che potrebbe risultare prezioso: uno spezzone di circa venti metri di corda del diametro di 6 – 8 millimetri, con un paio di moschettoni e di fettucce. Un’attrezzatura che permetterà di allestire calate di fortuna o un tratto di corda fissa, per superare salti verticali, traversare un tratto ghiacciato, e molto altro ancora.