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Lo stress è una condizione che ci mette sotto pressione, le reazioni emotive a situazioni di stress possono portare ad un limite le risorse di un giocatore o di un qualsiasi atleta , ma se impariamo a gestirle al meglio, possono avere un impatto positivo sulle prestazioni.
Lo stress se è positivo è funzionale per motivarci e ci permette la massima concentrazione, se è negativo ci crea difficoltà, ci crea nervosismo/ansia.

Dobbiamo comunque fare i conti con i fattori di distrazione, che possono essere interni ed esterni, i fattori esterni derivano dall’ambiente ( suoni, rumori, agenti atmosferici,avversari), mentre i fattori interni sono legati a pensieri che bloccano l’azione di gioco ( non ce la faccio, quello è più bravo di me, non riesco a dare il meglio, anche questa volta fallirò) e, un’atleta deve imparare a sostituire un pensiero negativo, con un pensiero positivo efficace e attivare un buon dialogo interiore.

La fiducia che un’atleta ha nella propria capacità di esercitare un controllo sulle situazioni, porta ad intraprendere sfide che pensa di poter vincere, a essere più positivi, a dare importanza agli aspetti positivi delle situazioni.
Come nel gioco del golf, un gioco che genera insoddisfazione, ma pretende che il giocatore impari a gestire questa insoddisfazione prima del tiro successivo.
QUESTA E’ UNA SFIDA INTERESSANTE!!
Il golf non perdona neanche un errore per questo la tensione è costante, l’ego del giocatore viene sia stimolato che minacciato e per aumentare il controllo sul corpo, il segreto è potenziare la mente! E per fare un buon colpo viene richiesto concentrazione e l’esclusione di qualsiasi pensiero.
Alla fine è solo una questione di controllo, ma spesso le eccellenze sono troppo complesse per essere controllate, sicuramente ci sono cose di cui possiamo avere il controllo, mentre altre sfuggono al nostro controllo.
“Se so cosa si può controllare, scelgo dove andare”e nel golf, finché non si è imbucato l’ultimo putt per la vittoria di un torneo o di un match, perdere di vista dove voglio andare ti porta a perdere il controllo e a non vincere il match.

Un ragazzo l’atro giorno mi ha chiesto: ma come faccio per aver controllo? È un processo di consapevolezza.!!!
“ JANNIK SINNER E IL “RE” NOLE DJOKOVIC A WIMBLEDON”
Ho letto l’intervista fatta a Jannik Sinner alla vigilia dell’incontro con il “Re” Nole Djokovic e mi sembra perfetta per riassumere l’argomento che ho trattato:
“Cercherò di fare del mio meglio, è il minimo che posso fare, cercando di gustarmi ogni singolo momento” (J.Sinner)
Questo è porsi le domande, cercare di capire cosa posso controllare, così da alleggerire lo stress e giocare divertendomi, non capita tutti i giorni di incontrare il “Re” Nole e allora perché non divertirsi.!!!