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Terminato il raduno a Nevegal della nazionale para-archery in vista dei Giochi Paralimpici di Tokyo dal 24 agosto al 5 settembre
Terminato il raduno a Nevegal della nazionale para-archery. La nazionale italiana di para-archery si è radunata dal 2 all’8 agosto a Nevegal, presso le strutture di Pian Longhi – Sport, Food & Wellness, in vista dei Giochi Paralimpici di Tokyo, che si terranno dal 24 agosto al 5 settembre. Gli azzurri hanno scelto le Dolomiti bellunesi per l’ultimo raduno prima della partenza per Tokyo.

La squadra si è alleneata in Nevegal fino a venerdì: sabato e domenica, invece, è scesa a Belluno per una simulazione della gara di Tokyo contro gli Arcieri del Piave.
«Il Covid ha creato qualche difficoltà – sono le parole del commissario tecnico Guglielmo Fuchsova – ma ci ha anche permesso di tagliare cose inutili. Promettiamo di mettercela tutta. Andremo a Tokyo per divertirci e fare il massimo. E quando questi ragazzi danno il massimo, il successo è assicurato».

Alla presentazione del raduno dolomitico erano presenti anche il presidente della Provincia, Roberto Padrin, l’assessore allo Sport del Comune di Belluno, Marco Bogo, Efrem Mazzucco degli Arcieri del Piave e Aldo Andriolo in rappresentanza del Comitato paralimpico.
A fare gli onori di casa è stato il responsabile delle strutture, Enrico De Bona: «Grazie a Oscar De Pellegrin per aver pensato a Pian Longhi. E un enorme “in bocca al lupo” in vista di Tokyo. Nell’attesa, qui gli appassionati si divertiranno».
Oscar de Pellegrin, vice presidente Fitarco
Le montagne riconosciute patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è noto, sono la “casa” del vice presidente Fitarco, Oscar De Pellegrin: «L’auspicio è quello di tornare qui, dopo le Paralimpiadi, per festeggiare dei podi».
Il mondo dell’arco ha già festeggiato due medaglie alle Olimpiadi di Tokyo, grazie a Lucilla Boari (bronzo) e Mauro Nespoli (argento): «Di solito – sorride De Pellegrin – se gli olimpici vanno bene, i paralimpici non sono da meno».
Rivolgendosi agli atleti della Nazionale Para-Archery: «Quando ero io un atleta, non avevo uno staff come quello che avete voi adesso. Tutto ciò dimostra come negli anni sia stato fatto un grande lavoro di squadra». Immancabile l’augurio: «Di seguire i vostri sogni e, perché no, festeggiare gli allori. Sarà una Paralimpiade particolare: senza pubblico e senza villaggio olimpico. Ma saprete senza dubbio trovare concentrazione e spirito giusto, con gli stimoli per fare bene».
Anche Elisabetta Mijno, argento a Londra e bronzo a Rio, è pronta per il Giappone: «Faremo del nostro meglio, di certo non ci accontentiamo di partecipare. La squadra saprà sicuramente trovare le energie giuste, quelle che stiamo già vedendo in questo ritiro».
Gli azzurri convocati
Il responsabile tecnico, Guglielmo Fuchsova, ha convocato per il raduno i seguenti atleti:

Olimpico Open Maschile: Stefano Travisani (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), Giuseppe Verzini (Compagnia Arcieri Cormòns).
Olimpico Open Femminile: Elisabetta Mijno (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), Vincenza Petrilli (Aida Sezione Tiro con l’Arco), Veronica Floreno, (Dyamond Archery Palermo)
Compound Open Maschile: Matteo Bonacina(Arcieri Delle Alpi), Giampaolo Cancelli (Arcieri D.L.f. Voghera)
Compound Open Femminile: Eleonora Sarti (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), Maria Andrea Virgilio (Dyamond Archery Palermo), Giulia Pesci, (Arcieri Ardivestra)
W1 Femminile: Asia Pellizzari (Arcieri Del Castello)
Dello staff federale, presente a Nevegal, facevano parte anche Antonio Tosco, allenatore Compound maschile, Stefano Mazzi, allenatore Compound Femminile, Fabio Fuchosva, tecnico Olimpico, Chiara Barbi, fisioterapista, Gianni Bonas, psicologo e Luigi Zanon, preparatore atletico.
Andrea Scheurer