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Il nuotatore azzurro classe 2001 Thomas Ceccon è una delle rivelazioni del nuoto azzurro, sempre più ai vertici mondiali
Oggi parliamo di Thomas Ceccon, reduce da un’incredibile olimpiade d’esordio a Tokyo e in costante miglioramento. L’atleta di Vicenza, cresciuto nel centro federale Alberto Castagnetti, ha parlato della sua crescita, umana e sportiva, anche passando attraverso lo scoglio maturità, portato a termine non senza grandi sacrifici.
“Come atleta sono cresciuto con Alberto: mi sono trasferito a Verona nel 2018 per potermi allenare qui, perché l’obiettivo era Tokyo 2020. È stata una decisione che abbiamo preso insieme e insieme abbiamo iniziato questo cammino che aveva come obiettivo i Giochi Olimpici. Tutto era iniziato al meglio, e poi nel 2020 è successo quello che tutti sappiamo. Inoltre per me era anche l’anno della maturità a scuola. Mi sono trovato a dover scegliere: le Olimpiadi o la maturità? E non è una decisione facile da prendere perché le due cose coincidevano anche a livello temporale. Prima del Covid avevo stabilito che avrei dato la priorità al percorso olimpico. La pandemia ha scelto per me: il rinvio dei Giochi ha fatto sì che potessi diplomarmi e mi ha dato un anno in più per prepararmi alle gare. Credo di poter dire che, nonostante tutto, il 2020 sia stato l’anno che mi ha lanciato: avevo superato la maturità e avevo anche il tempo per le Olimpiadi: mi sentivo davvero carico e motivato!”

Viene naturale la domanda circa i prossimi obiettivi ora che, essendosi aggiudicato un argento e un bronzo olimpici, non avrà più quel timore reverenziale che spesso accompagna gli atleti esordienti. Sulla tabella di marcia, e in ottica impegni futuri, pesano anche gli strascichi del covid.
“Il prossimo obiettivo sarà il Mondiale, quindi i Campionati Assoluti Primaverili saranno una tappa fondamentale. E poi gli Europei di Roma quest’estate. Una manifestazione di questo tipo in casa è qualcosa di straordinario! Ho avuto il Covid e la ripresa è stata un pò in salita: rientrare in vasca e ritrovare la stato di forma che avevo lasciato è stato un pò difficile. Ma non sono qui per mollare, sicuramente.”
Grandissima dote di Thomas Ceccon è la versatilità, anche se non specializzarsi potrebbe portarlo a faticare un po’ di più per conseguire la medaglia del metallo più pregiato. A tal proposito il vicentino spiega quali saranno le sue gare future:
“Saranno sempre le stesse, e poi molto dipende anche dai programmi delle manifestazioni. I 200 misti, che in molti attendono, molto spesso sono a ridosso di altre gare e quindi difficili da fare. Non è una gara che sto preparando, ora come ora devo sentirmeli, è qualcosa che deve venire da me e non deve essere imposto. In questo momento non me li sento addosso: serve un altro tipo di allenamento, è qualcosa di diverso da quello che faccio. E poi anche l’approccio mentale alla gara è diverso e deve essere un aspetto curato molto bene. Attualmente siamo focalizzati sui 100 dorso, 100 stile e 50 farfalla. Credo sia corretto valutare anche strada facendo.“
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Tommaso Serena