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E’ un po’ di tempo che questo sport mi dà grandi soddisfazioni e, pian piano mi permette sempre di conoscere cose e sensazioni nuove. Spesso insieme al mio istruttore analizziamo il mio percorso di crescita e facciamo ipotesi. Per ora soltanto per verificare i miei miglioramenti sia sul piano tecnico che su quello percettivo sensoriale. Ma da un po’ di tempo sto pensando al dove potrò arrivare, di quanta strada parliamo per arrivare a questo o a quel livello tecnico. Nei miei sogni mi vedo incoronato con l’alloro olimpico… ma poi mi sveglio e ritorno a sognare ma, con i piedi per terra.

Se mi guardo in dietro devo essere molto soddisfatto dei miei progressi. In neanche un anno ho capito cosa significa eseguire la sequenza di comportamenti motori che porta al rilascio di una freccia, percepisco le sensazioni che il mio corpo mi fa sentire e attraverso queste comincio a capire se il mio tiro sarà più o meno adeguato alla distanza del bersaglio. Quando sono al campo mi sento bene; mi sento bene perché sono consapevole di quello che serve fare per divertirmi.
Ma c’è sempre quella voce che mi spinge ad osare ad accettare ulteriori sfide. Per chi come me ama mettersi in discussione il tiro con l’arco è quello che mi serve. Mi dà sempre nuove possibilità, ma il bello è che puoi scegliere la gradualità dei tuoi obiettivi e quindi avere sempre il giusto tempo disponibile per raggiungerli. Però arriva il momento in cui pensi al salto di qualità: Voglio essere in grado di colpire il bersaglio a 70 metri. Uaooo!! Colpire una mela (la dimensione del centro è di un diametro di 12 cm.) a 70 metri, questa si che è una bella sfida.

Quindi la fase seguente è: cosa devo programmare, fare per poter raggiungere il mio obiettivo. Be, per prima cosa parlarne con il mio istruttore, ipotizzare un piano di lavoro e… iniziare. Devo capire l’importanza di incrementare notevolmente le mie percezioni cinestetiche, le uniche che mi diranno sempre se sto facendo bene o no. Dovrò imparare meglio la mia capacità di focus per non essere distratto da fattori esterni al tiro. Dovrò crescere sensibilmente in molti aspetti del tiro. Ma questo potrà aumentare soltanto la conoscenza di me stesso e la consapevolezza del mio gesto tecnico. E se ora mi chiedo : una volta fatto tutto questo sarai appagato? L’unica risposta è si per ora, ma cos’altro posso fare per migliorare ulteriormente le mie consapevolezze e percezioni?