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Meno di due mesi fa Tom Pidcock era in ospedale, oggi è sul tetto del mondo.
Lo scorso 26 luglio Tom Pidcock si è laureato campione olimpico di Cross Country. Un’affermazione che ha dell’incredibile, non perché al corridore britannico manchi classe e talento, ma per quanto successo lo scorso 31 maggio. Meno di due mesi fa, infatti, Pidcock era stato vittima di un terribile incidente sui Pirenei. Il corridore della Ineos Granadiers si era scontrato con una macchina riportando la frattura della clavicola.
L’incidente di Tom Picdock
Mentre Piddok si stava allenando, in preparazione del Tour de Suisse, nei pressi di Font Romeu, affrontando una discesa si era visto sbucare dal lato della strada un’automobile e non aveva potuto evitare l’impatto. A causa dell’urto il corridore britannico è stato catapultato sulla macchina e la sua bicicletta è stata distrutta. Per ricomporre la frattura della clavicola rimediata nell’incidente i medici dell’ospedale di Girona, in Spagna, avevano operato il campione britannico e le speranze che ritornasse competitivo in poco tempo erano ridotte al lumicino.
Il recupero dopo l’incidente
Picdock nonostante lo sfortunato episodio non si è perso d’animo. Anzi appena dopo pochi giorni dall’operazione aveva scherzato postando sul suo account Instagram una foto in cui appariva avvolto dal cellophane che si utilizza per impacchettare gli oggetti fragili. Nella didascalia aveva scritto: “il mio nuovo completo di allenamento Castelli è stato sistemato ed è pronto per quando potrò tornare a pedalare su strada. Mi sento molto fortunato perché le mie lesioni si sono limitate a una sola clavicola rotta dopo un incidente con un’auto avvenuto lunedì durante l’allenamento. Poteva andare molto peggio. Già domani si torna in bici”.
La vittoria alle Olimpiadi
Dopo l’incidente la presenza di Tom Pidcock nella gara di Mountain Bike alle Olimpiadi era in forse. Il British Cycling, infatti, poteva contare anche su altri corridori e non era detto che convocasse il ciclista della Ineos Granadier le cui condizioni potevano essere inferiori alle aspettative. Per fortuna sua e anche dei tecnici britannici Piddock è riuscito a convincerli a schierarlo nella prova a cinque cerchi. Prova dominata con classe e una condizione superba nonostante l’avvicinamento all’evento sia stato alquanto problematico.

Francesco Papa