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Con altezze dai 1600 ai 3500 mt in quota, L’Alpe Devero è un gioiello del Piemonte, ideale per il trekking di grandi e bambini, caratterizzata da un ambiente prettamente alpino dove il paesaggio naturale ben si armonizza con quello modellato dall’uomo.
Si tratta di una bellissima escursione nell’incantata e ancora in parte selvaggia Alpe Devero, per un trekking adatto a tutti grazie ai dolci dislivelli, modulabile a seconda del tempo a disposizione e all’allenamento dei partecipanti.

Come raggiungere l’Alpe Devero
Risalendo il corso del Toce oltre Domodossola, dopo aver lasciato a sinistra la deviazione per la Valle Divedro e il Passo del Sempione, si entra in Valle Antigorio, estremo lembo settentrionale del Piemonte, incuneato tra i cantoni elvetici del Vallese e del Ticino. Subito prima delle strette forre scavate dal fiume (gli orridi di Uriezzo, oltre Crodo), all’altezza di Baceno si stacca verso sinistra la piccola e stretta Valle di Devero. In fondo alla valle, da Goglio una piccola stradina si alza sul ripido versante e in pochi chilometri conduce alle porte della grande piana dell’Alpe Devero.
Partendo dal parcheggio dell’auto Alpe Devero, ci si dirige con una breve e comoda camminata, verso “l’ingresso” nel territorio dell’Alpe Devero. Raggiunta la destinazione si sale verso la borgata dell’Alpe Devero. Attraversandola potete fare una sosta presso il Museo dell’Alpeggio (aperto solo d’estate; info tel. 032472572) ospitato nei locali dell’ex stazione di arrivo della funivia che fino agli anni Settanta collegava Devero con la sottostante borgata Goglio. Lì, si possono trovare anche informazioni e cartine del luogo. Vi si trova anche, discosto di pochi passi, un alberghetto/rifugio, dove si può trascorrere un piacevolissimo fine settimana, gustando le specialità del luogo e l’accoglienza valligiana.

Il tempo di percorrenza dell’intero itinerario, partendo e ritornando all’Alpe Devero è di circa 3 ore. Dall’Alpe Devero si segue la carrozzabile che costeggia il torrente Devero (indicazione per Crampiolo-Codelago), facendo attenzione a seguire il percorso invernale in modo da passare per il Lago Azzurro o Lago delle Streghe che si raggiunge in una ventina di minuti. Da qui si prosegue per il Lago Devero lasciando sulla destra il ponticello che conduce al piccolo e ben visibile paesino di Crampiolo, una manciata di baite che formano un minuscolo agglomerato dove si trovano alcune antiche “casere” – latterie in cui si produce il formaggio locale – e piccoli luoghi di ristoro.
Il Panorama
Durante il trekking, si ammirano le grandiose montagne dell’alta Val Formazza, un paesaggio mozzafiato che regala emozioni intense. Si cammina senza troppa difficoltà, costeggiando il Lago Azzurro o Lago delle Streghe e si prosegue verso il grandissimo Lago Devero o Codelago, intorno al quale si sviluppa un lungo ma assai panoramico itinerario che riporta a Crampiolo dall’altra parte del Lago.
Da qui si prosegue per il Lago Devero, lungo un sentiero in salita talvolta con tratti lastricati fino a giungere al muraglione della diga, superato il quale appare lo spettacolo dell’immenso Lago Devero.
E’ davvero uno spettacolo unico, le montagne si specchiano nel vasto lago e la natura è assolutamente incontaminata; sempre di essere in un altro mondo rispetto a dove ci si trovava solo pochi minuti prima.

Proseguendo lungo il sentiero si comincia a compiere il giro del lago attraversando prima dei larici e poi, su un comodo ponticello, il Rio Valdeserta. Superata una parte più stretta di sentiero si scende brevemente e si raggiunge una piccola baita in pietra posta proprio alla fine del lago e dopo un ponticello sopra il Rio d’Arbola il sentiero prosegue dall’altra parte del Lago facendosi più largo e comodo.
Poco oltre una piccola penisola al livello del lago molto panoramica e occasione per una breve sosta. Dopo circa 35 minuti si giunge alla fine del lago, dove una mulattiera, parallela a quella percorsa all’andata, conduce a Crampiolo attraversandolo. Da qui, in circa 20 minuti si scende all’Alpe Devero.
Varianti: giunti in fondo al Lago Devero, in corrispondenza della piccola baita in pietra, è possibile, seguendo il sentiero lungo il Rio d’Arbola, arrivare in 20 minuti al lago Pianboglio e percorrere il sentiero che lo costeggia in circa 45 minuti.
Oltre la magia della natura selvaggia, in autunno, prima del grande freddo, l’Alpe Devero è il luogo ideale per godere del magnifico spettacolo del foliage, che spinge gli escursionisti ad unire la passione per il trekking con quella per la fotografia.
Maria Rosa Marta
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