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Non sempre è possibile completare un’ascesa in una sola giornata, e non sempre si hanno a disposizione ripari naturali: il vertical camping è la soluzione per gli arrampicatori alle prese con grandi pareti.
Dopo aver acquisito un po’ di esperienza nell’arrampicata outdoor, non è insolito che un arrampicatore voglia mettersi alla prova tentando la sua prima scalata di più giorni. Spesso però, specialmente sulle pareti granitiche, che hanno una conformazione più “squadrata” rispetto alle più frastagliate pareti calcaree, capita di non avere a disposizione lungo il percorso di ascesa una rientranza o un riparo dove potersi rifocillare. Il vertical camping nasce proprio per soddisfare le esigenze degli arrampicatori che vogliono affrontare un’ascesa in più giornate, senza interruzioni.

Il cosiddetto portaledge è l’attrezzo principale tramite cui gli arrampicatori riescono ad accamparsi verticalmente lungo la loro ascesa. Si tratta di una branda dispiegabile, sostenuta da un telaio rigido capace di garantire una efficace combinazione di stabilità e mobilità rispetto al suo punto di tensione, coperta da una tenda alla cui sommità si trova il punto di ancoraggio alla parete. Il peso complessivo di tutta l’attrezzatura è di circa cinque chili. il design è studiato per essere essenziale e funzionale, frutto di decenni di perfezionamento effettuati a partire dalle semplici amache utilizzate dai primi arrampicatori dello Yosemite National Park negli anni ’50.

L’arrampicatore è assicurato sia al punto di ancoraggio del portaledge che al portaledge stesso, dunque non c’è alcun rischio di scivolare già dalla propria branda. È importante prendere familiarità con l’assemblaggio della branda e degli altri componenti prima dell’arrampicata; nonostante l’assemblaggio sia studiato per essere il più agevole possibile è sempre bene essere preparati e sapere in anticipo quali movimenti si dovranno compiere, una volta sulla parete. Una volta assemblato il portaledge, ci si può stendere sopra e rilassare in totale sicurezza. Se si sta condividendo lo spazio con un altro arrampicatore però, è bene ricordarsi di non fare movimenti improvvisi e di coordinare i propri spostamenti con il nostro compagno. Anche se si è doppiamente assicurati infatti, la brandina potrebbe comunque sbilanciarsi e lasciare noi o il nostro compagno incastrati in una posizione decisamente scomoda.

Ugualmente importante è l’attenzione che bisogna prestare a non far cadere alcunché dal proprio portaledge. Può sembrare un’osservazione banale, ma questo monito sempre valido per gli arrampicatori è doppiamente tale nel caso di ascese in più giorni su pareti di grandi dimensioni. È infatti del tutto comune che due o più gruppi di arrampicatori si trovino accampati proprio l’uno sopra l’altro, concentrandosi nelle aree della parete che offrono il maggior riparo dalle intemperie o la miglior vista panoramica.