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Gianluca Zambrotta è uno degli ex calciatori più attivo nell’ambito dello sviluppo del padel, proprio partendo dai più giovani
Non è un mistero che, dopo una carriera passata sui campi da calcio, molti ex calciatori si dedichino a tempo pieno o quasi al padel, non fa eccezione Gianluca Zambrotta, ex terzino di Juventus, Barcellona, Milan e della nazionale italiana con la quale si è laureato campione del mondo nel 2006.
“È uno sport intuitivo, socializzante, aggregativo. E poi il post partita ricorda il clima dello spogliatoio: sfottò, commenti, analisi. Ci si diverte”.
Afferma l’ex calciatore che poi si focalizza sul lato più strettamente imprenditoriale della sua passione:
“Il 18 luglio abbiamo inaugurato due campi al Verdura Resort a Sciacca, in Sicilia, in collaborazione con la Rocco Forte Hotels e Marcelo Capitani, uno dei giocatori più forti in Italia e allenatore dell’Italia Under di padel. L’idea è quella di realizzare delle Academy ad hoc, in modo da far avvicinare anche i più giovani. L’età media di chi gioca resta alta”.

Inevitabile la domanda su come abbia scoperto il padel e come si sia avvicinato: fondamentale è stata la parentesi spagnola della sua carriera:
“Giocavo nel Barcellona, un amico mi portò a provare e non ho più smesso. Lì sono 10 anni avanti a noi. In Italia l’esplosione è stata agevolata anche dalla pandemia: per un lungo periodo si poteva giocare solo a padel. Ora c’è anche un’ottima copertura mediatica. Sky ha acquistato I diritti del World Padel Tour, una svolta”.
Insomma Gianluca Zambrotta pare avere le idee chiare sul futuro che il padel ricoprirà nella sua vita e senza dubbio continuerà a lavorare perché l’Italia riesca a colmare quel gap con Spagna e Argentina che, ad oggi, non ci permette di competere a per il titolo iridato.
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Tommaso Serena